LO SCANDALO DEI PANDORO BALOCCO/FERRAGNI

APRE UN DIBATTITO SULLA TRASPERENZA DELLE ATTIVITA´ IMPRENDITORIALI. IMPORTANTE DISTINZIONE TRA CHI PRODUCE E CHI SPONSORIZZA SENZA FRENI. AGCOM PONE RESTRIZIONI AGLI INFLUENCER CON MULTE SALATE FINO A 600MILA EURO.

Resta ancora in primo piano il caso riguardante l´influencer Chiara Ferragni coinvolta in una truffa legata alla vendita del Pandoro ed oggi indagata da due Procure italiane, unitamente ad altre due che hanno trasmesso gli atti a Milano. Il fatto di cronaca ha aperto un dibattito acceso nei vari salotti televisivi e per la prima volta, interviene anche la politica che ha posto un freno alla sconsiderevole immagine degli influencer i quali molto spesso, esercitano un potere che diventa diseducativo su come viene concepito il lavoro produttivo. Sul fronte commerciale , sono molte le aziende che non intendono più collaborare con l´influencer milanese, altre aziende starebbero per sfilarsi dai rapporti d’affari con le imprese della influencer mettendo in evidenza di come molti imprenditori intendono difendere la propria immagine e soprattutto l’attività produttiva delle proprie aziende che danno migliaia di posti di lavoro con introiti da capogiro, frutto di intenso lavoro con la conquista dei mercati nazionali ed internazionali, come Coca Cola, Balocco, Safilo, Monnalisa, Morellato ed altre aziende. Una decisione assunta a causa di VIOLAZIONI DI IMPEGNI CONTRATTUALI.

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Al caso Balocco

bisogna aggiungere i risvolti legati alle indagini sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi e ai dubbi sollevati sui proventi della bambola in edizione limitata con Trudi contro il cyberbullismo. Al dibattito di questi giorni legato all’imprenditrice digitale, segue la presa di posizione della maggior parte degli imprenditori che hanno improntato le loro attività nel segno di una costante crescita di fatturato, frutto di lavoro e responsabilita´ fatta di trasparenza intesa proprio come chiarezza di comportamento e d´intenti quali elementi chiave per uno sviluppo economico rapido e costante, investendo sulla FORMAZIONE, sulla SICUREZZA, SALUTE ed il WELFARE aziendale. Pertanto, di fronte a tutto ciò segue la necessità e consapevolezza di far riferimento ed applicare il Decreto Trasparenza 2023 nato con l’approvazione di uno schema di decreto legislativo nel CdM del 31 marzo 2022 che mira a promuovere maggiore chiarezza e comprensibilita´nei contratti di lavoro, garantendo maggiore equita´nelle relazioni tra datori di lavoro e dipendenti. Inoltre sono state poste dall’Agcom, delle linee guida indirizzate agli INFLUENCER che dovranno attenersi a delle precise restrizioni, vale a dire commenti e like non dovranno piu´ superare una certa percentuale estensibile soprattutto ai prodotti commerciali da essi pubblicizzati, previa sanzione di 600mila euro per ogni episodio rilevato.

Il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale, Basilio Minichiello, ha espresso tutto il suo rammarico per tutte quelle aziende che stanno subendo un pregiudizio sia economico che d´immagine ed afferma “la tutela del lavoro produttivo, che mette i datori di imprese costantemente a rischio, deve essere prioritario e necessario, perché investire e dare lavoro a tanti operai non e ‘un operazione da poco conto per cui vanificare gli investimenti che un datore di lavoro compie, per superficialità o per un errore di comunicazione, e ‘un tema che deve essere affrontato con serietà´”.