OBBLIGATORIO IL CIN PER TUTTE LE STRUTTURE TURISTICHE-RICETTIVE, PER GLI ALBERGHI E LOCAZIONI BREVI

Dal 12 dicembre 2024, il Codice Identificativo Nazionale (CIN) diventa obbligatorio per tutte le strutture turistico-ricettive, incluse quelle alberghiere, extra-alberghiere e per le locazioni brevi, a partire dal 1° gennaio 2025. Il CIN dovrà essere richiesto attraverso la piattaforma BDSR del Ministero del Turismo utilizzando SPID o CIE e dovrà essere esposto obbligatoriamente all’esterno della struttura e negli annunci. Per le strutture che hanno segnalato “struttura non trovata” e per cui siano trascorsi almeno 30 giorni dalla richiesta, sarà possibile ottenere il rilascio automatico del codice accedendo alla piattaforma.
Il termine originario per la richiesta del CIN, fissato al 2 novembre 2024, è stato prorogato al 1° gennaio 2025. La normativa interessa anche le locazioni brevi, ossia contratti di locazione a uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, incluse sublocazioni e locazioni di singole stanze, anche con servizi accessori come biancheria, pulizia o Wi-Fi. Per la cedolare secca, dal 2024 si applica un’aliquota del 26% per più unità immobiliari, ridotta al 21% se l’opzione riguarda una sola unità per ciascun periodo d’imposta.
Gli intermediari immobiliari devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai contratti conclusi entro il 30 giugno dell’anno successivo e trattenere una ritenuta del 21% sul canone, effettuando il relativo versamento. Dal 2 gennaio 2025, saranno previste sanzioni per la mancata richiesta del CIN, che variano da 800 a 8.000 euro, e per la mancata esposizione del codice, con multe da 500 a 5.000 euro.