LA QUALITA´ DELL’ARIA NEI LUOGHI DI LAVORO

LA DIREZIONE REGIONALE INAIL CAMPANIA, STUDIA ATTRAVERSO UN OPUSCOLO, LE STRATEGIE DA ATTUARE PER LA SALUBRITÀ´ DEGLI AMBIENTI.

È di grande attualità parlare di ambiente e di ecosostenibilità nelle aziende, dove i datori di lavoro si adeguono ed attuano le normative riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro. La salubrità dell’ambiente dove si svolgono attività produttive, rappresenta uno degli elementi fondamentali per la salute e la sicurezza nei posti di lavoro. La qualità dell’aria di un determinato luogo, infatti, influisce in maniera fondamentale sul benessere di tutte le persone che svolgono attività di ogni genere con ripercussioni sulla loro salute. Un tema di fondamentale importanza tanto che è stato ideato un opuscolo dedicato alla normativa riguardante l’analisi minuziosa condotta da esperti, sulle sostanze inquinanti che possono avere conseguenza pericolose sugli individui che ne vengono a contatto.

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L’opuscolo

e ‘stato voluto dalla Direzione Regionale Inail Campania e si riferisce ad ambienti in generale e non solo a quelli produttivi in cui le concentrazioni di sostanze dannose o pericolose possono costituire un pericolo per la salute dei lavoratori. Il datore di lavoro è consapevole sul mantenimento dei livelli salubri dell’aria ed e ‘solitamente attento ad eliminare o ridurre il rischio inquinamento, pertanto, il vademecum rappresenta un importante veicolo per lo stesso datore di lavoro che diventa responsabile della prevenzione e di tutti coloro che sono chiamati a gestire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La pubblicazione offre un’attenta disamina dei metodi di campionamento, di analisi e di valutazione delle caratteristiche dell’aria negli ambienti dove si svolgono delle attività´. Il documento contiene un’analisi approfondita anche degli inquinanti che possono incidere significativamente sulla salute e sul benessere dei lavoratori che vi entrano in contatto. L’approfondimento dello studio, illustra anche i dati e le caratteristiche delle sostanze inquinanti, sia gassose che formate da particelle presenti nell’area esterna, che spesso, attraverso le finestre o per la mancanza di dispositivi specifici, possono transitare nell’ambiente interno di lavoro, pregiudicandone la qualità dell’aria.

Chiaramente non sempre è facile portare avanti uno studio scientifico che comporta una continua valutazione e aggiornamento della qualità dell’aria e questo potrebbe complicare e rende complesso il processo di valutazione della salubrità ambientale nei luoghi di lavoro. Per queste ragioni, l’opuscolo rappresenta uno strumento prezioso per tutti coloro che devono individuare e implementare strategie di miglioramento della qualità dell’aria, offrendo indicazioni precise per la riduzione dell’atmosfera inquinata attuando misure di prevenzione da mettere in campo per un ambiente salubre.

OCCUPAZIONE FEMMINILE

UNA DONNA SU 5 RESTA FUORI DAL MERCATO DEL LAVORO SUBITO DOPO LA NASCITA DI UN FIGLIO. RESTA ELEVATO IL GAP TRA LAVORO AL MASCHILE E AL FEMMINILE. MOLTE ALTRE LE CAUSE DEL DIVARIO

Secondo un indagine condotta da INAPP, che è l´ Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche vale a dire un Ente pubblico di ricerca di rilevanza nazionale, vigilato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di politiche attive e passive del lavoro, terzo settore, inclusione sociale, e delle politiche che producono effetti sul mercato del lavoro, l´Italia ha un tasso di occupazione femminile 13 punti più basso della media europea che ha invece un buon 65 ,3 %. L’indagine condotta ha dimostrato come il record negativo delle nascite e ‘strettamente collegato al fenomeno dell’occupazione femminile, in quanto viene considerato come un fenomeno da leggere subito dopo la nascita di un figlio dove quasi una donna su 5, vale a dire il 18% tra i 18 e 49 anni, smette di lavorare e solo il 43,6% resta sul posto di lavoro.

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In effetti la donna viene messa, in molti casi, dinanzi ad una scelta tra lavoro e maternità questo perché´ c’è una evidente carenza di servizi aziendali del welfare, unitamente ad una valida organizzazione del lavoro e della vita familiare che limita la donna a svolgere una piena attività lavorativa e questo comporta appunto una scelta che nella maggiore le ipotesi, induce le lavoratrici a rinunciare al lavoro. L’indagine mette in sostanza in evidenza che la nascita di un figlio per molte donne rappresenta un freno ad una scelta di lavoro, l’inoccupazione al rosa deriva anche dal mancato rinnovo del contratto o dal licenziamento e da valutazioni di opportunità economiche. Questo lavoro, vuole mettere in risalto, che non bisogna meravigliarsi ormai più se il tasso di natività´resta basso, o se la maternità rappresenta la causa strutturale della partecipazione al mercato del lavoro delle donne. Il divario lavorativo tra uomini e donne resta dunque ancora elevato ed il gap è ancora più elevato in presenza di figli. Molto spesso accanto a questi elementi ritenuti determinanti nell’analisi, vengono presi in considerazione anche altri elementi che pesano molto come le differenze geografiche ed il titolo di studi

Nel Mezzogiorno, l’occupazione delle donne con figli, si arresta al 39,7%, contro il 71,5% del Nord e se le madri laureate lavorano nell´83,2% dei casi, le lavoratrici con un diploma della scuola superiore calano ma calano bruscamente anche quelle con la sola licenza media. Un altro aspetto riguarda i contratti time dove la differenza tra uomini e donne si evidenza maggiormente, in quanto solo il 7% degli uomini e ‘a part-time, come anche le dimissioni che spingono le donne a lasciare il posto di lavoro, ha una percentuale elevata rispetto agli uomini se le mettiamo in correlazione con l’essere mamme.

MONITORAGGIO AZIENDALE ATTRAVERSO LA TECNOLOGIA

IL 2024 SARA´ L´ ANNO DELL´ INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE APPORTA BENEFICI ALLE IMPRESE. FORMAZIONE E SICUREZZA ONLINE SEMPRE PIU´ EFFICIENTI E GLOBALI PER AZIENDE COMPETITIVE.

La FORMAZIONE aziendale e ‘diventata un elemento molto importante per restare competitivi sul mercato. Di pari passo va la tecnologia se si considera che viene applicata per formare professionalmente chi lavora all’interno delle aziende, attraverso la realizzazione di corsi specifici. Attraverso questo passaggio si vengono a realizzare vari presupposti importanti per un’azienda sempre più all’avanguardia come la globalità la flessibilità che ti portano a raggiungere un pubblico, appunto globale in qualsiasi momento e ovunque. I corsi online e le piattaforme di apprendimento danno la possibilità ai dipendenti di partecipare alla formazione in maniera flessibile. Inoltre i vantaggi della tecnologia, si possono vedere nella personalizzazione dell’apprendimento, oppure nell’avvantaggiare le aziende ad evitare i costi legati agli spostamenti, agli alloggi e al materiale di formazione in quanto tutto potrà avvenire online senza utilizzare forme che hanno un costo ed un impatto notevole sulle imprese.

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Formazione e Tecnologia

Dunque, sono un binomio importante per quanto riguarda il mondo del lavoro. Il 2024, si apre con l’auspicio di rendere sempre più efficiente l’universo lavorativo, attraverso la tecnologia che aiuta le aziende ed i dipendenti, ad essere costantemente informati sui continui aggiornamenti e novità, per essere sempre più competitivi. In conclusione, il Nuovo Anno viene salutato con grande interesse da parte delle aziende per quello che si realizzerà attraverso una tecnologia all’avanguardia attraverso lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che apporta sicuramente, a degli innumerevoli vantaggi.

L’accessibilità globale, la personalizzazione dell’apprendimento, la riduzione dei costi, la sostenibilità´, l’aggiornamento costante, il monitoraggio dell’apprendimento, l’interattività sono tutti questi i motivi per adottare la tecnologia nei percorsi formativi professionali e in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

SEMAFORO VERDE DAL PARLAMENTO PER LA NOMINA ALLA PRESIDENZA DELL’INPS E INAIL.

LA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA SI È PRONUNCIATA A FAVORE DI FAVA E D´ASCENZO.

Dopo sette mesi di commissariamento contro i tre previsti inizialmente per legge, finalmente, prima di Natale si è avuto semaforo verde dal Parlamento alla nomina dell’avvocato Gabriele Fava per la presidenza all’Inps e del professor Fabrizio D’Ascenzo per la presidenza all´Inail. Il via libera era già giunto dalla Commissione Affari sociali e lavoro del Senato, successivamente approvato dalla Commissione Lavoro della Camera che si è pronunciata favorevole.

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A seguito dell’assenso parlamentare il governo ha, dunque, proceduto all’assegnazione degli incarichi a Fava e D’Ascenzo, con un provvedimento che dovrà passare al vaglio del presidente della Repubblica che, sono stati, nei giorni precedenti alla nomina, auditi dagli stessi organismi di Montecitorio e Palazzo Madama. Garantiti ai due istituti una guida valida e concreta. In audizione alla Camera, Fava aveva detto dell’Inps: “Abbiamo 15,5 milioni di pensionati. Ci sono 401 miliardi di entrate e 394 miliardi di costi. Funziona bene ma deve senz’altro affrontare aspetti di miglioramento”. Inoltre, l’avvocato Fava ha proposto, il potenziamento dei centri per l’impiego, di lavorare sui 16mila immobili di proprietà non utilizzati “anche come studentati”. Inoltre, ha affermato la necessità di trasformare l’Inps nella piattaforma privilegiata del welfare del Paese, ponendola al servizio di tutte le organizzazioni che operano nel complesso e articolato sistema delle politiche sociali e previdenziali, ossia un vero e proprio hub del welfare, una struttura che si interfaccia con i cittadini in tutte le prestazioni sociali e previdenziali, anche grazie alle opportunità del digitale.

Tale proposta è stata considerata un progetto utile ed innovativa. Mentre il professor D’Ascenzo ha ricordato che l’Inail è un istituto che funziona bene, rappresentato da persone di altissimo livello e di grande professionalità, pertanto, per D´Ascenzo i tempi sono assolutamente maturi per poter sviluppare un polo della sicurezza, che renda l’istituto un punto di riferimento per le materie di salute e sicurezza dei lavoratori.

LO SCANDALO DEI PANDORO BALOCCO/FERRAGNI

APRE UN DIBATTITO SULLA TRASPERENZA DELLE ATTIVITA´ IMPRENDITORIALI. IMPORTANTE DISTINZIONE TRA CHI PRODUCE E CHI SPONSORIZZA SENZA FRENI. AGCOM PONE RESTRIZIONI AGLI INFLUENCER CON MULTE SALATE FINO A 600MILA EURO.

Resta ancora in primo piano il caso riguardante l´influencer Chiara Ferragni coinvolta in una truffa legata alla vendita del Pandoro ed oggi indagata da due Procure italiane, unitamente ad altre due che hanno trasmesso gli atti a Milano. Il fatto di cronaca ha aperto un dibattito acceso nei vari salotti televisivi e per la prima volta, interviene anche la politica che ha posto un freno alla sconsiderevole immagine degli influencer i quali molto spesso, esercitano un potere che diventa diseducativo su come viene concepito il lavoro produttivo. Sul fronte commerciale , sono molte le aziende che non intendono più collaborare con l´influencer milanese, altre aziende starebbero per sfilarsi dai rapporti d’affari con le imprese della influencer mettendo in evidenza di come molti imprenditori intendono difendere la propria immagine e soprattutto l’attività produttiva delle proprie aziende che danno migliaia di posti di lavoro con introiti da capogiro, frutto di intenso lavoro con la conquista dei mercati nazionali ed internazionali, come Coca Cola, Balocco, Safilo, Monnalisa, Morellato ed altre aziende. Una decisione assunta a causa di VIOLAZIONI DI IMPEGNI CONTRATTUALI.

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Al caso Balocco

bisogna aggiungere i risvolti legati alle indagini sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi e ai dubbi sollevati sui proventi della bambola in edizione limitata con Trudi contro il cyberbullismo. Al dibattito di questi giorni legato all’imprenditrice digitale, segue la presa di posizione della maggior parte degli imprenditori che hanno improntato le loro attività nel segno di una costante crescita di fatturato, frutto di lavoro e responsabilita´ fatta di trasparenza intesa proprio come chiarezza di comportamento e d´intenti quali elementi chiave per uno sviluppo economico rapido e costante, investendo sulla FORMAZIONE, sulla SICUREZZA, SALUTE ed il WELFARE aziendale. Pertanto, di fronte a tutto ciò segue la necessità e consapevolezza di far riferimento ed applicare il Decreto Trasparenza 2023 nato con l’approvazione di uno schema di decreto legislativo nel CdM del 31 marzo 2022 che mira a promuovere maggiore chiarezza e comprensibilita´nei contratti di lavoro, garantendo maggiore equita´nelle relazioni tra datori di lavoro e dipendenti. Inoltre sono state poste dall’Agcom, delle linee guida indirizzate agli INFLUENCER che dovranno attenersi a delle precise restrizioni, vale a dire commenti e like non dovranno piu´ superare una certa percentuale estensibile soprattutto ai prodotti commerciali da essi pubblicizzati, previa sanzione di 600mila euro per ogni episodio rilevato.

Il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale, Basilio Minichiello, ha espresso tutto il suo rammarico per tutte quelle aziende che stanno subendo un pregiudizio sia economico che d´immagine ed afferma “la tutela del lavoro produttivo, che mette i datori di imprese costantemente a rischio, deve essere prioritario e necessario, perché investire e dare lavoro a tanti operai non e ‘un operazione da poco conto per cui vanificare gli investimenti che un datore di lavoro compie, per superficialità o per un errore di comunicazione, e ‘un tema che deve essere affrontato con serietà´”.