AL VIA LE AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI


TRA QUESTE PREVISTE MISURE PER LA FORMAZIONE L´AGEVOLAZIONE FISCALE

Si parla di agevolazioni per i giovani imprenditori agricoli già da qualche giorno e vediamo, entrando nel vivo dell’argomento, quali sono le importanti novità ed agevolazioni.

Come ormai è noto, le novità arrivano dal Disegno di Legge che è stato approvato il 28 febbraio 2024 in Parlamento e di cui si aspetta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sostanzialmente il disegno di legge si compone di tredici articoli, che sono divisi in cinque Capi. Al suo interno sono contenute una serie di misure il cui scopo è quello di incentivare la permanenza dei giovani nel settore agricolo.

Innanzitutto il disegno di legge definisce la figura del giovane imprenditore agricolo il quale deve avere determinati requisiti oggettivi e soggettivi per poter rientrare in questa categoria. I contribuenti si possono definire: impresa giovanile agricola. Vengono considerati come tali le imprese e gli imprenditori che esercitano esclusivamente l’attività agricola.

Per definirsi tali deve ricorrere una delle seguenti condizioni: il titolare deve essere un imprenditore agricolo con un’età compresa tra i 18 ed 41 anni, nel caso di una società di persone o di una cooperativa almeno la metà dei soci deve essere costituita da imprenditori agricoli sempre con un’età compresa tra i 18 ed i 41 anni per le società di capitali, almeno la metà del capitale deve essere sottoscritta da imprenditori agricoli con un’età compresa tra i 18 ed i 41 anni.

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È stato istituito un apposito fondo per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura. La dotazione prevista risulta essere pari a 15 milioni di euro a partire dall’anno in corso: lo scopo di questi fondi è il finanziamento di programmi ben precisi.

L’obiettivo di queste iniziative deve essere, appunto, quella di favorire il primo insediamento dei giovani nel settore agricolo, nel pieno rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato. Il Fondo potrà finanziare i seguenti interventi:

  • L’Acquisto dei terreni e delle strutture che si rendono necessarie per avviare un’attività imprenditoriale agricola;
  • L’acquisto dei vari beni strumentali.

Dovrà essere data la priorità a quelli destinati ad accrescere l’efficienza dell’azienda ed introdurre delle innovazioni dei prodotti, delle pratiche di coltivazione e di manutenzione naturale dei terreni. Ma anche al processo di coltivazione dei prodotti utilizzando delle tecniche di precisione; l’ampliamento dell’unità minima produttiva; l’acquisizione di complessi aziendali che risultino essere già operativi.

Agevolazioni anche per la formazione per il giovane imprenditore agricolo il quale ha la possibilità di optare per un regime fiscale agevolato. Perché il regime fiscale agevolato possa essere riconosciuto è necessario che quanti beneficiano della misura non abbiano esercitato l’attività d’impresa agricola nel corso dei tre anni precedenti.

Devono, inoltre, aver assolto agli obblighi previdenziali, assistenziale ed amministrativi che sono previsti dalla legge.

L’agevolazione non deve aver avuto ad oggetto il trasferimento di aziende preesistenti ai giovani imprenditori agricoli o a enti neo costituiti rispetto da precedenti imprese giovanili agricole.

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PARTE CON LA RUBRICA INSIDER 4.0 CHE SI OCCUPA DI ECONOMIA E DI INFORMAZIONI IMPRENDITORIALE. LA SFIDA CONTINUA CON COSTUME E SOCIETÀ, MUSICA, MODA, SPETTACOLO, TEATRO E CON TG NEWS.

Il Magazine di Co.N.A.P.I. Nazionale, lancia un´ importante sfida avendo ottenuto riscontri e apprezzamenti e per questo avverte la necessità di ampliare l’orizzonte delle conoscenze attraverso approfondimenti ed indagini editoriali. E´ oggi tra le tante realtà editoriali web esistenti , una certezza ben radicata e conferma la sua vocazione all’innovazione volendo proseguire l’attività di ampliamento di contenuti editoriali e servizi del portale del Magazine sempre più in maniera concreta e reale con lo scopo di ampliare il contenitore non solo di informazione economica, offrendo ai lettori notizie su diverse realtà imprenditoriali che hanno radici profonde capaci di contribuire al benessere di tante famiglie, ma il magazine si arricchirà di approfondimenti e analisi di qualità occupandosi di Moda, Cinema, Teatro, Cultura, Musica e tendenze. Il progetto editoriale si avvale della redazione giornalistica interna di Magazine Co.N.A.P.I. Nazionale e di una rete di collaboratori dal valore aggiunto come Rosario Vitale che cura immagini, montaggio e area pubblicitaria e al valido supporto di Fabiola Santamaria.

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Esso si rivolge

al pubblico in maniera seria e allo stesso tempo comprensibile e di impatto. Saranno i giovani i veri protagonisti che si avvarranno del nuovo linguaggio e del mondo che va sempre più verso un cambiamento sostanziale grazie all’Intelligenza Artificiale che diventa protagonista in ogni settore. Inauguriamo questo nuovo ciclo con la Rubrica INSIDER 4.0 che ha come obiettivo quello di portare a conoscenza del lavoro delle imprese e di tante aziende che operano sul territorio e che ogni giorno fanno i conti con le proprie fatiche, sacrifici ed investimenti anche nei momenti di crisi che il mondo dell’economia ne è soggetto. Ogni datore di lavoro, cerca di attuare le condizioni migliori per i propri dipendenti sia da un punto di vista economico che di sicurezza e di certezze, dando fiducia ed abbracciando progetti stimolanti e di crescita.

Per tutte queste ragioni la redazione di Co.N.A.P.I. MAGAZINE, vuole ringraziare la famiglia Minichiello composta dal Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale il dottor Basilio Minichiello, all’editore Pasquale Minichiello e al manager amministrativo Lucia Di Pietro per aver creduto e sostenuto le iniziative di crescita del Magazine.

PARI OPPORTUNITÀ

DIVERSITA´ ED INCLUSIONE NEL MONDO DEL LAVORO, Co.N.A.P.I. NAZIONALE GARANTISCE L´ INCLUSIONE E LE OPPORTUNITA´ DI FORMAZIONE E SVILUPPO PROFESSIONALE DEL GENERE FEMMINILE.

La diversità e l´inclusione, sono sfide sempre più urgenti all’interno degli ecosistemi aziendali, non solo perché la loro piena adozione ha riscontri più che positivi in termini di produttività e competitività, ma anche perché sono requisiti importantissimi nei processi di reclutamento del personale e per la reputazione aziendale le quali stanno recependo con consapevolezza queste indicazioni: l’85% dei direttori del personale ritiene che la propria azienda promuova attivamente la diversità e l’inclusione, nello specifico, il 52% esprime una risposta chiaramente positiva, il 33% risponde sì, ma non abbastanza, mentre il restante 15% risponde negativamente. Oltre il 60% dei rispondenti conferma che nella propria azienda ci sono donne con ruoli fondamentali e di responsabilità, un altro 33% risponde affermativamente. Complessivamente, quindi, il 93% dei direttori del personale da un’indicazione positiva, seppur con alcune distinzioni. Solo il 7% afferma di no. Questi i dati principali emersi dall’indagine promossa da un pool di esperti dell´ Aidp (Associazione Italiana per la Direzione del Personale) guidati dal professor Umberto Frigelli sulla parità di genere in azienda, a cui hanno risposto circa 700 direttori del personale, di cui oltre il 63% donne.

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Nel dettaglio,

alla domanda “le vostre politiche aziendali sono orientate sulla promozione della parità di genere?” oltre il 53% ha risposto di sì, il 19% sì, ma non abbastanza e i 17% ha risposto di no. Rispetto alla partecipazione a iniziative o programmi aziendali che mirano a prevenire la discriminazione di genere il 51% ha risposto affermativamente, contro il 49% che ha dato un’indicazione negativa. Anche per il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale, Basilio Minichiello, nella propria azienda viene favorito un dialogo aperto sulla diversità e l’inclusione e ritiene che vi sia supporto nell´aziende nei confronti delle donne in maternità o con responsabilità familiari. Inoltre, continua Minichiello, nella propria azienda sono garantite le pari opportunità di formazione e sviluppo professionale per il genere femminile ed esistono politiche di flessibilità per i dipendenti con particolare attenzione alle donne. Nel report stilato da chi ha condotto l´indagine , emerge un altro importante aspetto che riguarda la violenza psicologica sul personale e le discriminazioni. Solo l’87% dei direttori del personale non è a conoscenza di atti di bullismo o maschilismo nei confronti delle donne nella propria azienda, contro il 13% che esprime una risposta affermativa. Il 72% ritiene che nella propria azienda chiunque possa agire liberamente per segnalare e fare emergere fenomeni di discriminazione di genere, per il 16% bisognerebbe fare di più contro il circa l’8% che esprime un parere negativo.

Per il dottor Basilio Minichiello, nella propria azienda è fondamentale monitorare eventuali atti di discriminazione o bullismo , al fine di arginare immediatamente il problema a difesa e tutela sia di chi subisce tali atti, ma anche per salvaguardare l´immagine dell´azienda i cui valori si fondano soprattutto sul rispetto della persona in quanto tale.

L´ ALLARME DI SAVE THE CHILDREN.

RAGAZZI ONLINE FINO A TRE ORE AL GIORNO. AUMENTANO SEMPRE PIU´ LE PRESENZE DEI MINORI SUI SOCIAL.

A “Top social club” il rapporto di Save the Children: “Il 73% di bambini e adolescenti usa internet tutti i giorni”. La neuropsichiatra: “Attenzione all’uso problema. Nonostante le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – accolte anche in Italia dalla Società Italiana di Pediatria -di non utilizzare dispositivi digitali per i bambini di età inferiore ai 2 anni, secondo una recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 22,1% dei bambini di 2-5 mesi passa del tempo davanti allo schermo (tv, pc, tablet o smartphone), per la maggior parte per meno di un’ora al giorno.

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I livelli di esposizione

crescono con l’aumentare dell’età: se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la percentuale di bambine che ha un’esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, quasi 3 su 5. Oltre 1 bambino su 6 tra undici e quindici mesi è esposto a schermi almeno un’ora al giorno, il 3% per tre ore e più al giorno. Questi alcuni dei dati della XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Tempi digitali”, diffusi da Save the Children. Tra i rischi dell’esposizione troppo precoce e prolungata, oltre al possibile impatto negativo sullo sviluppo cognitivo, linguistico e emotivo del bambino, nel lungo periodo c’è quello di favorire comportamenti sedentari e obesità infantile. Non solo degli schermi, c’è anche un alto utilizzo degli assistenti vocali: il 46% delle famiglie con almeno una figlia o un figlio entro gli 8 anni d’età è in possesso di un assistente vocale, tra questi 1 bambino su 3 interagisce con questi apparecchi in autonomia, nonostante non siano stati progettati per loro.

Da una recente ricerca realizzata dall’istituto Demoskopika sono circa 1,1 milioni gli italiani con meno di 35 anni che hanno un elevato rischio di dipendenza da social media: hanno bisogno di usarli sempre di più, nonostante i tentativi non riescono a smettere di impiegarli, hanno comportamenti ansiosi o agitati legati al mancato utilizzo dei social, sacrificano ore di studio o di lavoro per dedicarvisi.

IL LAVORO SU PIATTAFORMA TRA RISCHI ED OPPORTUNITÀ

UN NUOVO MODELLO LAVORATIVO SEMPRE PIÙ IN AUMENTO IN VARI SETTORI MA NON SI ESCLUDONO I RISCHI.

Il crescente sviluppo tecnologico che si va diffondendo nel mondo del lavoro comporta un cambiamento del modo di concepire le attività produttive di alcuni settori. Molto diffuso è il fenomeno del lavoro su piattaforme digitali che coinvolgono i lavoratori in diversi ambiti che vanno dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, alla ristorazione, ai trasporti o ai servizi di trasporto. Diverse le tipologie del lavoro su piattaforma digitale che può essere svolto on line, se i compiti sono svolti virtualmente dai lavoratori con l’ausilio di dispositivi elettronici in qualsiasi luogo, spesso avviene presso la propria abitazione. Il lavoro su queste piattaforme può anche essere realizzato sul posto, come avviene per rider, conducenti, lavoratori manuali o domestici, infermieri e prestatori di assistenza, che svolgono le proprie mansioni fisicamente e non virtualmente. Tutto questo comporta un aumento delle possibilità lavorative con opportunità di un reinserimento nel mercato di lavoro dando maggiori opportunità di integrare un guadagno per prestazioni lavorative preesistente a quello sulla piattaforma, quindi come aggiuntivo o alternativo con la possibilità di svolgere in maniera più agevole le mansioni familiari o consentendo anche lo sviluppo di competenze ed esperienze.

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I migranti e i giovani risultano essere i gruppi più coinvolti dal lavoro su piattaforma digitale, soprattutto come i riders che sono dei lavoratori che effettuano consegne a domicilio per conto di piattaforme e applicativi web di consegna. Ovviamente accanto ai vantaggi si valutano anche i rischi riguardanti proprio i lavori su piattaforme digitali. Infatti, gli operai, oltre all’esposizione a rischi ergonomici dovuti a prolungate posture statiche che determinano problemi cervicali e alla schiena oltre al provocare l’infiammazione del nervo carpale della mano, devono affrontare alcune specifiche problematiche che aggravano la loro situazione, come la posizione professionale e le condizioni contrattuali non sempre chiare. Ai problemi di natura fisica, si aggiungono quelli derivanti da ansia e stress che possono avere ripercussioni sulla sicurezza e benessere dei lavoratori coinvolti. Ma si possono verificare anche incidenti e insoddisfazione generale per il proprio lavoro e la propria vita personale.

Sono gli stessi datori di lavoro che molto spesso, si preoccupano di tali problematiche, tanto da creare presupposti di lavoro sicuro e dignitoso, attraverso iniziative che vanno dalla formazione ad azioni maggiormente incisive con integrazioni economiche previdenziali o compensazione aggiuntiva equivalente all’indennità rischio.

SVILUPPO AGRICOLO

VIA LIBERA DEL SENATO ALL’IMPRENDITORIA GIOVANILE; ISTITUITO UN FONDO SPECIALE PER IL PRIMO INSEDIAMENTO GIOVANILE NEL SETTORE AGRICOLO. COSTITUITO L´OSSERVATORIO NAZIONALE

Il Senato ha approvato una serie di misure a favore dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Tutte le disposizioni, per la promozione e lo sviluppo imprenditoriale, sono diventate operative per dare un aiuto concreto a coloro che vorranno fare impresa in uno dei settori più importanti nel panorama economico nazionale e allo stesso tempo tiene conto ed agevola il ricambio generazionale. La gamma degli interventi previsti è molto ampia a cominciare dall’istituzione di un fondo speciale per agevolare il primo insediamento giovanile nel settore agricolo con la dotazione di 15 milioni di euro annui a decorrere dal 2024 che dovranno essere impiegati per finanziare l’acquisto dei terreni e strutture unitamente a beni che serviranno a migliorare ed accrescere l’efficienza aziendale.

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L’obiettivo

è il rilancio del sistema produttivo agricolo per tutti quei giovani che vogliono avvicinarsi al settore dell’agricoltura volendo fare impresa, predisposizione che negli ultimi tempi sta aumentando notevolmente. Per impresa giovanile nel settore agricolo, si intendono tutte quelle aziende che esercitano esclusivamente attività agricola e che hanno particolari requisiti richiesti per legge come, ad esempio, un’età compresa tra i 18 e 41 anni. Tra le varie misure di agevolazioni, la legge prevede quella fiscale per il primo insediamento delle imprese giovanili che non abbiano esercitato nei tre anni precedenti altra attività agricola, il dimezzamento delle spese notarili in caso di compravendita di terreni agricoli e le loro pertinenze, un credito d´imposta per le spese sostenute per la partecipazione a corsi di formazione per l´80 per cento ,per un importo massimo di 2.500 con un corrispettivo totale non superiore di 200.000 euro. A tutto ciò, non mancano le agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle superfici coltivate e l’erogazione di incentivi alle associazioni costituite da giovani imprenditori agricoli per la gestione di servizi di sostituzione nelle aziende associate. La nuova normativa, salutata favorevolmente e vista come un incentivo per uno sviluppo del settore agricolo, prevede la costituzione dell’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria ed il lavoro giovanile nell’agricoltura presso il Ministero dell’agricoltura che avrà la funzione di monitorare tutte le attività attraverso la raccolta e l’elaborazione di dati, la stesura di normative, la consulenza ed il supporto nei riguardi degli enti pubblici.

Infine, ai comuni viene concessa la facoltà di riservare alle imprese giovanili agricole ed ai giovani imprenditori agricoli, un posto nei mercati per la vendita diretta di prodotti agricoli, fino al 50 per cento del loro numero complessivo dei posteggi.

IL LAVORO CAMBIERÀ NEI PROSSIMI CINQUE ANNI.

SPARIRANNO LE VECCHIE PROFESSIONI CHE SARANNO SOSTITUITE DA FIGURE SPECIALIZZATE IN TECNOLOGIA, LO STABILISCE UNO STUDIO CONDOTTO DAL WORLD ECONOMIC FORUM

Secondo un recente rapporto del World Economic Forum, i lavori del futuro più richiesti dal 2023 al 2030 in Italia includono professioni legate alla tecnologia e alla sostenibilità. Da numerosi anni ormai nelle classifiche nazionali dei lavori più richiesti figurano sempre gli ingegneri, gli insegnanti e i professionisti dell’ambito sanitario, in particolar modo medici e infermieri. Accanto a questi si affiancano però altri mestieri in ascesa, la cui impennata di richieste è notevole. Tra le professioni del futuro più ambite e redditizie sul mercato del lavoro, ci sono gli imprenditori della ristorazione, infermieri, giurista d’impresa, criminologo e avvocato d’affari internazionali. Mentre tra i posti di lavoro che verranno sostituiti, sempre in base alla ricerca del World Economic Forum, compaiono i tassisti, l’operatore di stampa, il lavoratore del settore tessile, il lavoratore postale, il lavoratore nei fast food, il cassiere, mentre resta in dubbio l’agente di viaggio.

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Mentre tra i lavori che mancano in Italia si segnalano le professionalità tecniche come gli informatici, i tornitori, i manutentori, muratori, operai metallurgici, fabbri, i costruttori di utensili, gli artigiani e operai di diverso tipo. In realtà il mondo del lavoro, sta subendo una trasformazione senza precedenti, grazie in modo particolare al rapido processo di digitalizzazione che sta avendo un impatto molto forte nella nostra società´, con un nuovo panorama occupazionale con specifiche competenze richieste per i professionisti di qualsiasi settore. Sempre in base all’indagine, nei prossimi cinque anni si prevedono occupazioni che spariranno ed altre che verranno create ex novo con nuovi ruoli. La crescita occupazionale si avrà soprattutto nei settori che si attengono all’ecosostenibilità´, alla digitalizzazione e innovazione tecnologica che continuerà avere un ruolo importante nel mercato del lavoro. Molto richieste saranno le figure specializzate in intelligenza artificiale, e gli esperti di sostenibilità green economy. Tra le professioni del futuro più ricercate, ci saranno anche gli specialisti nel settore della sicurezza informatica e tutti coloro i quali occupano ruoli riguardanti l’apprendimento automatico, alla scienza dei dati e alla sicurezza informatica.

 In tutti questi campi, le stime parlano di una crescita occupazionale del 30% entro il 2027, con un aumento ancora più marcato, sfiorando il 42%, per i formatori nell’ambito dell’intelligenza artificiale.

TRUFFA TELEFONICA

SQUILLO SENZA RISPOSTA,  COME FUNZIONA E COME DIFENDERSI

Pericolo truffa telefonica conosciuta come la “truffa della chiamata senza risposta”, dal momento che inizia come un apparente squillo che i cybercriminali sono soliti inviare ad orari in cui c’è più possibilità che l’utente non possa rispondere come la notte o in orario lavorativo.

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Lo scopo

è quello di far cadere nella trappola l’utente chiamato il quale a sua volta, istintivamente richiama il numero e la richiamata, che nella maggior parte dei casi è preceduto da un prefisso estero, porta all’addebito di uno o due Euro in pochi secondi ed all’attivazione di più servizi ad abbonamento che, conseguentemente, provocano altri addebiti non richiesti sul numero di telefono. La richiamata provoca dunque la truffa ai danni degli utenti ed il consiglio per difendersi da tale tecnica, è bloccare il numero subito e non richiamare mai numeri sconosciuti. In effetti la truffa consiste nella risposta affermativa pronunciata che verrà registrata e poi montata ad arte per poter giustificare l’attivazione di un contratto telefonico.

In conclusione, per evitare di incappare nella truffa telefonica, basta rivolgersi alle autorità competenti.

NUOVO INCIDENTE SUL LAVORO

QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DELLE AZIENDE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO E QUALI GLI OBBLIGHI DELL´IMPRENDITORE.

ALLA LUCE DELL´ ESCALATION DEGLI INCIDENTI SI PENSA AD UNA REGOLAMENTAZIONE PIÙ´ INCISIVA NEL RISPETTO DELLE NORME IN TEMA DI SICUREZZA.

Ancora un incidente sul posto di lavoro a distanza di pochi giorni da quello avvenuto a Firenze dove hanno perso la vita quattro operai schiacciati dal solaio venuto giù dopo che una trave si è spezzata, questa volta a perdere la vita è un 52enne nell’avellinese precisamente a Pratola Serra dove, mentre svolgeva la propria attività di manutenzione, e ´stato schiacciato da un macchinario. Sale così il numero delle vittime nei primi mesi del 2024. Ma molte le domande che ci si pone di fronte ad un incessante ed inarrestabile numero di incidenti sul posto di lavoro. Di fronte a tutti queste morti, il governo ritiene che bisogna adottare maggiori misure preventive. La sicurezza sul lavoro è un aspetto fondamentale in qualsiasi ambiente lavorativo, essa dipende anche dalla responsabilità dei datori di lavoro, i quali hanno il compito di garantire un ambiente sicuro per i propri dipendenti e di adottare tutte le misure preventive necessarie per evitare incidenti sul posto di lavoro.

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Il Ruolo

datoriale nella tutela della salute e sicurezza dei propri dipendenti, e´ molto importante ed ogni datore, come già sottolineato, ha la responsabilità per prevenire ogni forma di rischio o pericolo all’interno dell’ambiente lavorativo. Tra gli obblighi del datore, uno dei più importanti, è l’attuazione di misure per eliminare i rischi e la valutazione dei rischi cui può essere esposto il personale. Pertanto è necessario un DOCUMENTO di valutazione dei rischi che non è altro che uno strumento fondamentale per la gestione della sicurezza sul luogo di lavoro. Esso deve contenere una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori e deve essere costantemente aggiornato. In quest’ottica si inserisce la figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione che sarà designata dal datore di lavoro che avrà come incarico assoluto quello di garantire la sicurezza sul lavoro. Nel contempo tutti i lavoratori hanno il dovere di prendersi cura della propria salute e sicurezza, e di quella degli altri presenti sul luogo di lavoro. Gli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsti dall´imprenditore riguardano la nomina di un medico competente, di individuare i lavoratori incaricati alla gestione dell´emergenza e in contemporanea fornirli di dispositivi di protezione individuale, attenersi alle norme vigenti delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa.

In conclusione i vari obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza nello svolgimento delle attività ruotano intorno ad un adempimento principale, ovvero di organizzare l’attività in modo da salvaguardare l’integrità psicofisica dei lavoratori eliminando o cercando di ridurre al massimo i rischi che possono procurare dei danni ai dipendenti. Ogni imprenditore deve attuare nella propria azienda, l’osservanza delle misure generali di tutela dei lavoratori previste dal Decreto Legislativo 81/08 che regola la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro ed è il risultato di una serie di norme in materia di sicurezza che si sono susseguite nel tempo.

L’ERA DEL DIGITALE ED IL MULTITASKING


POSSONO GENERARE EFFETTI POSITIVI MA ANCHE NEGATIVI SIA PER LE AZIENDE CHE PER LE PERSONE CHE NE FANNO USO.


È oggetto di dibattito quotidiano l’argomento riguardante l’intelligenza artificiale, del suo uso e dell’abbandono definitivo dello scrivere con penna ormai sostituita dalla tastiera. Gli esperti però chiedono di fare attenzione sull’uso smodato della tecnologia, perché la scrittura in corsivo resta importante per lo sviluppo cognitivo con stimoli per il nostro cervello. “La scomparsa della scrittura con penna tra i giovani” resta un cruccio per tanti psicoterapeuti e conduttori di indagini, che considerano la scrittura in corsivo un elemento indispensabile per l’alfabetizzazione di tanti giovani che hanno sostituito la penna con tablet, smartphone e tecnologie sempre più all’avanguardia. Ma oramai anche gli adulti non possono fare a meno dei computer tanto da diventare dei veri e propri esperti nel campo della tecnologia.

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 Da un indagine condotta da esperti, si deduce che questi dispositivi come appunto tablet, telefono cellulari etc., possono certamente migliorare la capacità di prendere appunti ad esempio come per gli studenti, ma possono anche ostacolare alcuni processi cognitivi e rallentare un rendimento per effetto di un coordinamento di piu´attivita´che potrebbe comportare la perdita della capacità di concentrarsi su di un argomento con una maggiore frequenza a distrarsi con la conseguente perdita di tempo. Gli esperti lo chiamano MULTITASKING, un termine ormai in uso frequentemente e dalle ultime ricerche si evince che il multitasking peggiore del 30/40% l’efficienza lavorativa di una persona.

Anche le aziende sono sempre più consapevoli dei pericoli che si possono correre nel momento della produttività ed allora per incrementare l’attività produttiva dei lavoratori, i datori di lavoro applicano regole importanti e a tutela dei dipendenti come ad esempio rendere piacevole ed accogliente il posto di lavoro, consentire orari flessibili e fornire corsi di formazione. In conclusione la tecnologia se da un lato produce effetti positivi, in quanto se usata bene comporta un aumento della produttività nelle aziende e tutela alcuni aspetti della sicurezza nei luoghi di lavoro, da un altro punto di vista potrebbe comportare seri problemi a livello cognitivo se usata in modo inconsapevole.