Il ministro Salvini ha annunciato 600 milioni per rinnovare i veicoli dell’autotrasporto, ma servono più risorse per risolvere le criticità. Favorevole al piano Co.N.A.P.I.
ROMA – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato un piano di investimenti da 600 milioni di euro destinato al settore dell’autotrasporto, con l’obiettivo di rinnovare il parco veicolare circolante sul territorio nazionale. Un intervento che arriva in un momento cruciale per un comparto considerato strategico, ma da anni in sofferenza.
L’iniziativa è stata accolta con interesse dalla Conapi (Confederazione Nazionale Artigiani e piccoli imprenditori), che sottolinea la necessità di interventi urgenti e concreti. Secondo i dati della stessa confederazione, soltanto il 4,5% del parco mezzi attualmente in circolazione è conforme alle più recenti norme di sicurezza e sostenibilità ambientale, mentre la stragrande maggioranza dei veicoli continua a operare in condizioni obsolete e potenzialmente pericolose.
«Accogliamo con favore questo segnale da parte del governo, auspicando che il piano possa essere approvato e attuato in tempi brevi. Il trasporto su gomma rappresenta oltre il 90% della mobilità delle merci nel nostro Paese, e non può essere lasciato indietro.»

Il piano, sebbene considerato un primo passo importante, non risolve completamente le criticità del settore. Gli operatori segnalano che il gettito previsto non è sufficiente a coprire le reali necessità di rinnovo su larga scala, ma evidenziano che potrebbe aprire una nuova fase di attenzione e pianificazione per un comparto troppo spesso trascurato.
In un Paese dove le alternative infrastrutturali – come il trasporto ferroviario o fluviale – non sono ancora sviluppate in maniera capillare, soprattutto al Centro-Sud, il trasporto su gomma rimane la spina dorsale della logistica nazionale. Pertanto, «non è realistico pensare a una transizione strutturale in meno di trent’anni».
Il piano Salvini rappresenta dunque una possibile svolta politica verso un settore che attende da anni interventi strutturali e incentivi. Ma sarà la tempestività nell’attuazione e la visione a lungo termine a determinare l’efficacia reale della misura.