IL MERCATO DEL LAVORO IN EUROPA TRA TENDENZE E SFIDE PER I GIOVANI.
A gennaio 2025, rispetto al mese precedente, la crescita degli occupati si associa alla diminuzione dei disoccupati e degli inattivi. L’aumento dell’occupazione riguarda gli uomini e le donne, i dipendenti e gli autonomi, tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni tra i quali il numero di occupati diminuisce. Il tasso di occupazione sale al 62,8%. Il calo delle persone in cerca di lavoro interessa gli uomini e tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 25-34enni per i quali il numero di disoccupati cresce; tra le donne il valore rimane stabile. Il tasso di disoccupazione scende al 6,3% quello giovanile al 18,7% . La diminuzione degli inattivi coinvolge entrambi i generi, i minori di 35 anni e chi ha almeno 50 anni d’età, mentre si registra un aumento tra i 35-49enni. Il tasso di inattività cala al 32,9%. Confrontando il trimestre novembre 2024-gennaio 2025 con quello precedente (agosto-ottobre 2024), si registra un aumento di 85mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro e alla diminuzione degli inattivi. E’ proprio in Italia che Il numero di persone che lavorano è in aumento e questo significa che più persone hanno un impiego, sia come dipendenti che come lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda la diminuzione della disoccupazione, il tasso di disoccupazione, ovvero la percentuale di persone che cercano lavoro, è in calo, questo è un segnale positivo, poiché indica che più persone trovano un’occupazione. Mentre il tasso di occupazione, cioè la percentuale di persone che hanno un lavoro rispetto alla popolazione in età lavorativa, è in aumento. Per questa ragione si osserva un’impennata sia dei contratti a tempo indeterminato che di quelli a tempo determinato. Il mercato del lavoro non è uniforme in tutto il Paese, infatti alcune regioni, in particolare il Sud Italia, presentano tassi di disoccupazione più elevati rispetto ad altre ed è proprio la disoccupazione giovanile, seppur in calo, che rimane una problematica rilevante. I fattori da considerare riguardano sicuramente i dati sull’occupazione che sono influenzati da diversi fattori economici, come la crescita del PIL e gli investimenti delle imprese. Inoltre le politiche del governo possono avere un impatto significativo sul mercato del lavoro, come altresì le dinamiche demografiche, che riguardano l’invecchiamento della popolazione, che sicuramente possono influenzare la forza lavoro. E’ proprio il mercato del lavoro in Europa che essendo molto vario, presenta sia opportunità che sfide.

Gli aspetti più importanti da considerare generalmente, sono il numero di persone che lavorano in Europa che è sempre più in crescita e anche questo rappresenta un segnale positivo dell’andamento dell’economia. Il tasso di disoccupazione, ovvero la percentuale di persone che cercano lavoro, è in calo in molti paesi europei, tuttavia, esistono delle differenze tra i vari stati. In alcuni settori, come quello tecnologico e sanitario, c’è una forte domanda di lavoratori qualificati, questo può creare opportunità per chi cerca lavoro. C’è inoltre da sottolineare che il mercato del lavoro varia molto da paese a paese e anche all’interno degli stessi paesi. Alcune regioni infatti sono più dinamiche e offrono maggiori opportunità di lavoro rispetto ad altre. Ma ciò che resta una sfida in molti paesi europei, è la disoccupazione giovanile. Tuttavia, esistono programmi e iniziative per aiutare i giovani a trovare lavoro, come la digitalizzazione e nuove competenze che sta trasformando lo stesso mercato di lavoro, creando nuove professioni richiedendo nuove competenze. È importante investire nella formazione e nell’aggiornamento professionale per rimanere competitivi.