LEGGE DI BILANCIO: AGEVOLAZIONI PER I DATORI DI LAVORO PER INCENTIVARE NUOVE ASSUNZIONI

La recente Legge di Bilancio introduce significative innovazioni nell’ambito delle agevolazioni per i datori di lavoro, rivedendo gli strumenti già esistenti e aggiungendo nuove iniziative per incentivare l’occupazione, in particolare nel Sud Italia. Tra i provvedimenti principali, spiccano la revisione della Decontribuzione per il Mezzogiorno e il rifinanziamento di agevolazioni previste dal Decreto Coesione. Tuttavia, l’operatività di molte di queste misure dipende dal via libera della Commissione Europea, essendo classificate come aiuti di Stato.
Decontribuzione Sud: Un Nuovo Approccio agli Sgravi
Per il quinquennio 2025-2029, è stata introdotta una nuova formula per ridurre i contributi previdenziali a carico delle imprese che assumono personale a tempo indeterminato in regioni del Sud come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Questo intervento sostituisce il precedente schema stabilito nel 2021 e prevede riduzioni graduali nel corso degli anni:
• 2025: Sconto del 25% sui contributi previdenziali INPS, fino a un massimo di 145 euro al mese per lavoratore assunto entro il 31 dicembre 2024.
• 2026-2027: Riduzione del 20%, con un massimo di 125 euro mensili.
• 2028: Taglio del 20%, con un tetto massimo di 100 euro mensili.
• 2029: Riduzione del 15%, con un limite di 75 euro mensili.

Questa iniziativa è accessibile esclusivamente per i lavoratori già in forza a tempo indeterminato e non si applica ai premi e contributi INAIL. Inoltre, le grandi aziende con oltre 250 dipendenti potranno usufruire del beneficio solo se dimostreranno un incremento dell’occupazione stabile rispetto all’anno precedente.
Rafforzamento degli Incentivi del Decreto Coesione
La Legge di Bilancio ha anche stanziato risorse aggiuntive per potenziare alcuni incentivi già esistenti:

Agevolazioni nelle Zone Economiche Speciali: Riduzioni contributive fino a 650 euro al mese per 24 mesi per le assunzioni di lavoratori over 35 disoccupati da almeno 24 mesi, effettuate da piccole imprese con sede in ZES.
Un elemento chiave che accomuna queste misure è la necessità di ottenere l’autorizzazione dell’Unione Europea. Essendo considerate aiuti economici da parte dello Stato, queste agevolazioni devono rispettare le normative europee in materia di concorrenza. Questo processo di approvazione può comportare ritardi nell’applicazione concreta dei benefici, con potenziali ripercussioni sulle imprese che pianificano le proprie assunzioni in base a tali incentivi.
La collaborazione tra il governo italiano e l’Unione Europea sarà determinante per garantire tempi certi e l’effettiva fruibilità delle agevolazioni.
Sebbene le intenzioni del legislatore siano lodevoli, il meccanismo delle autorizzazioni europee evidenzia una criticità strutturale.

La necessità di ottenere il nulla osta dalla Commissione Europea, oltre a generare incertezze sui tempi di applicazione, potrebbe creare un disallineamento tra gli obiettivi politici italiani e le normative comunitarie. Questo ritardo, unito alla complessità burocratica, rischia di disincentivare le imprese dal pianificare nuove assunzioni basate su sgravi fiscali di cui non conoscono l’effettiva disponibilità.
Un ulteriore punto critico è rappresentato dall’entità limitata degli sgravi rispetto al costo reale del lavoro, specialmente considerando le riduzioni graduali previste fino al 2029. Tali misure, se non accompagnate da una strategia più ampia di sviluppo infrastrutturale e industriale, potrebbero non avere un impatto significativo sul mercato del lavoro nel Mezzogiorno.
La Manovra 2025 conferma l’impegno del governo nel sostenere l’occupazione, con particolare attenzione al Sud Italia. Tuttavia, l’effettiva attuazione di queste misure dipenderà dall’ok dell’UE, evidenziando come la politica nazionale e quella comunitaria siano strettamente interconnesse nel definire gli strumenti di sviluppo economico.

Incentivi per i Giovani: Riduzione totale dei contributi per 24 mesi per le assunzioni di persone under 35 nelle regioni del Sud, con un limite massimo di 650 euro al mese.

Sgravi per l’Occupazione Femminile: Riduzione dei contributi fino a 650 euro al mese per le assunzioni di donne disoccupate da almeno 6 mesi in aree economicamente svantaggiate, o da 24 mesi in altre zone.

Ti raccomandiamo di leggere anche: