LE IMPRESE E L’OBBLIGO DI STIPULARE ASSICURAZIONI PER DANNI DERIVANTI DA CALAMITÀ NATURALI

L’obbligo per le aziende di stipulare un’assicurazione contro i danni da calamità naturali, come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni, è stato prorogato al 31 marzo 2025. Le imprese devono prepararsi seguendo alcuni passi fondamentali per essere conformi alla normativa.
Innanzitutto, devono identificare i beni aziendali che rientrano nell’obbligo assicurativo. Si tratta di immobili, macchinari e attrezzature impiegati nell’attività imprenditoriale, come specificato dal codice civile. È necessario escludere quei beni che già beneficiano di una copertura assicurativa equivalente, anche se stipulata da soggetti terzi. Le aziende devono poi scegliere una polizza assicurativa che copra i rischi previsti dalla normativa, selezionando la soluzione più adatta alle loro necessità operative e patrimoniali. È utile valutare diverse offerte per garantire una copertura adeguata.

Prima di procedere, è importante verificare se l’azienda rientra tra le categorie escluse dall’obbligo. Le imprese agricole, ad esempio, seguono un regime separato basato sul Fondo mutualistico nazionale, mentre quelle con immobili irregolari dal punto di vista edilizio non possono stipulare tali polizze.
La scadenza del 31 marzo 2025 rappresenta il termine ultimo per adempiere a questo obbligo. Le imprese che non rispettano la normativa rischiano di perdere l’accesso a contributi, agevolazioni o sovvenzioni pubbliche, incluse quelle specifiche per la gestione di eventi catastrofici.
Infine, è essenziale conservare la documentazione relativa alla polizza stipulata, così da dimostrare la conformità alle autorità competenti. Questo processo non solo tutela il patrimonio aziendale dai rischi naturali, ma garantisce anche il mantenimento di opportunità di sostegno pubblico per il futuro.

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