IL SETTORE DELLA GIOIELLERIA RESTA FUORI DALLA CRISI. L’ITALIA SI CONFERMA PRIMA PER L’ARTE ORAFA

Nonostante si parli ancora di crisi di alcuni mercati , l’economia del settore della gioielleria in Italia sta vivendo una fase positiva , sebbene con sfide legate a fattori globali come l’inflazione e l’incertezza economica. L’Italia del resto è uno dei principali produttori e asportatori mondiali di gioielli di alta qualità, con città come Milano e Vicenza che rappresentano importanti centri di design, produzione e commercio. La gioielleria italiana, nota per l’eccellenza artigianale, continua ad attrarre clienti di fascia alta, sia a livello nazionale che internazionale. Anche il Centro Studi e Ricerca di Co.N.A.PI. Nazionale , conferma il trend positivo del settore dell’oreficeria-argenteria-gioielleria italiana, il quale ha concluso il 2023 riportando il fatturato ad un segno più che positivo , per un totale di 11,97 miliardi di Euro. L’Italia gioca molto con l’esportazione di gioielleria da indosso in oro, tanto che tra le destinazioni principali di esportazioni c’è assolutamente la Svizzera, seguita dagli Stati Uniti e dagli Emirati Arabi Uniti.

In generale l’occupazione nel settore è in continuo aumento, stimando 936 nuove unità impiegate. Le aziende che operano in questo campo stanno adattando sempre di più le loro strategie alle nuove esigenze dei consumatori, con una crescente attenzione alla sostenibilità e all’etica nella produzione, utilizzando spesso materiali riciclati e diamanti sintetici. Inoltre la digitalizzazione ha aperto nuove opportunità di vendita online, permettendo ai marchi italiani di gioielli di raggiungere una clientela globale. Molti brand italiani infatti hanno investito molto nel migliorare la loro presenza digitale, con piattaforme di e-commerce e marketing sui social media. I marchi di lusso italiano particolarmente apprezzati sono Bulgari e Pomellato , i quali rappresentato l’eccellenza del design e della lavorazione artigianale italiani, contribuendo in modo significativo al successo globale del settore della gioielleria. Bulgari, fondata a Roma nel 1884, si caratterizza per la sua distintiva combinazione di tradizione artigianale e design audace e nota per le sue creazioni iconiche, come le collezioni Serpenti e Bvlgari Bvlgari.

Pomellato, fondato a Milano nel 1967, è noto per l’uso di pietre colorate e per le creazioni di gioielli da indossare nella vita di tutti i giorni. Tra le collezioni più celebri ci sono “Nudo”, con pietre sfaccettate in forma minimalista, e “M’ama non M’ama”, che riflette il suo spirito creativo e romantico.
Tra le varie sfide però che il settore della gioielleria vi sono le inflazioni e i costi delle materie prime. Infatti i costi delle materie prime come l’oro e le pietre preziose è in generale aumentato, portando ad un incremento dei costi di produzione. Questo potrebbe influire sui margini di profitto, soprattutto per i produttori più piccoli. E, sebbene l’Italia ad oggi abbia una posizione leader nel settore, la concorrenza internazionale è alta, soprattutto da paesi come la Svizzera e i mercanti emergenti, che offrono gioielli di alta qualità ma con prezzi decisamente più bassi.
Secondo quanto riportato dalla pagina ‘L’orafo Italiano’ , nonostante le sfide che i produttori dovranno affrontare, il settore della gioielleria in Italia resta in buona salute, sostenuto da prodotti di alta qualità e da un forte posizionamento dei marchi italiani nel mercato globale.

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