LE PROSPETTIVE DI Co.N.A.P.I. TUNISIA CON IL PIANO MATTEI

Finite le fatiche del convegno e consegnato il documento programmatico nelle mani del questore, del prefetto di Avellino e del ministro Piantedosi, possiamo dire che una prima parte del lavoro è completata. Tuttavia, il cammino non si ferma qui. A breve consegneremo il progetto formativo previsto dal Piano Mattei alla commissione competente del Ministero del Lavoro. Successivamente, daremo il via alle attività di reclutamento di giovani, che verranno inseriti nei percorsi formativi selezionati.

Le attività formative si svolgeranno ad Hammamet, in Tunisia, presso la nuova sede di Conapi Tunisia. Abbiamo grande fiducia in questo progetto, convinti della possibilità di creare concrete opportunità di lavoro per giovani tunisini desiderosi di trasferirsi in Italia per lavorare. Allo stesso tempo, il nostro progetto contribuirà a soddisfare una parte della domanda di manodopera specializzata, come saldatori, autisti, idraulici e panettieri, che il mercato del lavoro italiano non riesce a coprire adeguatamente.

È importante sottolineare che non vedo questo progetto come una minaccia per i miei concittadini disoccupati. Molti di loro, infatti, non si accontentano di svolgere questo tipo di impieghi. Piuttosto, credo che l’iniziativa possa portare benefici significativi alle aziende italiane, consentendo loro di colmare il gap di manodopera e di aumentare la produzione. Questo incremento di attività potrebbe, a sua volta, contribuire positivamente al PIL nazionale, con ricadute economiche favorevoli per tutti.

Il mio auspicio è che questo progetto, oltre a promuovere la crescita economica, favorisca anche una migrazione regolare e produttiva. Speriamo, infatti, di aprire nuove opportunità per tutti, sia per chi cerca lavoro che per le imprese che necessitano di personale qualificato. Una collaborazione tra Italia e Tunisia che potrebbe diventare un modello di integrazione e sviluppo per il futuro.

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