Il G7 e la cucina Irpina

In occasione del G7, gli ospiti internazionali hanno potuto apprezzare un pranzo d’eccezione, interamente dedicato alle eccellenze enogastronomiche del territorio campano. Gli chef stellati della regione, tutti noti per la loro maestria culinaria, hanno elaborato un menù basato sui prodotti locali, esaltando la qualità e la ricchezza della tradizione irpina. Tra gli ingredienti principali, l’agnello Laticauda, una prelibatezza unica dell’Appennino campano, funghi porcini, oli pregiati, tartufo e vini d’eccellenza come l’Aglianico, il Greco e il Fiano, hanno regalato un’esperienza culinaria indimenticabile agli oltre 400 ospiti presenti.

Questo evento ha rappresentato una straordinaria vetrina per la cultura enogastronomica campana, fornendo un’importante spinta per le aziende locali del settore food e wine, insieme all’intero indotto territoriale. L’esposizione internazionale non solo ha messo in luce le eccellenze artigianali e imprenditoriali della regione, ma ha anche aperto nuove prospettive per lo sviluppo di un turismo enogastronomico e culturale, attrattivo per visitatori da tutto il mondo.

Conapi Nazionale, a nome delle aziende del territorio, ha espresso profonda gratitudine al Ministro Piantedosi per il suo impegno nella valorizzazione dell’Irpinia e delle sue risorse uniche. Il sostegno del Ministro è stato determinante per far emergere le eccellenze produttive locali, offrendo al contempo un’importante opportunità di crescita per l’economia del territorio. Un sentito ringraziamento è stato rivolto anche al sindaco di Mirabella, Giancarlo Ruggiero, per il costante lavoro di promozione e sostegno allo sviluppo dell’artigianato e dell’imprenditoria locale, fondamentali per il rilancio della cultura e dell’economia irpine.

L’evento ha dimostrato come la valorizzazione del patrimonio gastronomico possa diventare un volano di crescita per l’intero territorio, contribuendo a rafforzare l’immagine dell’Italia nel mondo e a creare nuove opportunità di sviluppo economico e culturale.

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