GIORNATA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

E´ STATO RICORDATO L´ INCESSANTE CRESCITA DEL NUMERO DELLE VITTIME . GLI APPELLI DELLE ISTITUZIONI E CORSI DI FORMAZIONE CONTINUA.

Quasi tre morti al giorno nel 2023 e l’anno in corso e´già segnato dalla strage della centrale idroelettrica di Bargi. Nella Giornata della sicurezza sul lavoro scendono in campo soprattutto le istituzioni che chiedono di fare fronte comune sul tema, appellandosi soprattutto all´applicazione di normative stringenti per evitare stragi sul posto di lavoro. Il tema del 2024 è “Sicurezza e salute sul lavoro: Dialogo sociale e cultura della prevenzione di lavoro. Un altro anno e´trascorso e nel frattempo, poche sono state le modifiche legislative, ma con 1.041 vittime di lavoro c´e´in ognuno la speranza di riuscire a porre un freno ad una emorragia di morti bianche in campo lavorativo. Mentre sono ben 15 incidenti mortali plurimi, con due o più lavoratori morti, per un totale di 36 vite spezzate. Tra i casi più gravi la strage di Brandizzo, con 5 manutentori morti mentre lavorava sui binari vicino a Torino e nel 2024 ci sono già stati l’incidente nel cantiere Esselunga di Firenze e quello nella centrale di Enel Green Power con 12 morti in totale.



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CONAPI NAZIONALE

“Non bisogna dimenticare che aumentano giorno dopo giorno le vittime e questo significa che c´e´necessita´ di fare formazione per evitare disattenzione del singolo lavoratore per organizzare e gestire al meglio il lavoro” afferma il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale Basilio Minichiello il quale continua “Purtroppo ad oggi con grande amarezza , nonostante 20mila morti e 10 milioni di infortuni, ancora non si riesce ad uscire fuori dal gap per evitare che le aziende e i lavoratori vengano messi in ginocchio e creare una sicurezza maggiore per evitare per gli infortuni”. Per la presidente del Consiglio e la ministra del Lavoro come per i presidenti di Senato e Camera è “necessario un impegno costante e proficuo da parte di tutte le istituzioni ma anche da parte delle imprese e delle aziende che dovranno attivare misure cautelative in quanto non ci può essere lavoro senza sicurezza” e le tragedie di Firenze e Suviana “richiamano la necessità di un maggiore impegno comune da parte anche di tutti soprattutto di chi opera nei settori più a rischio”. Unanime e necessario invertire la rotta con “filiere di sicurezza”, si chiede di investire e garantire la sicurezza in quanto la formazione è un investimento e non deve essere visto come un costo. La politica deve essere unita almeno su questo perche´il fine primario della sicurezza sul lavoro e´quello di evitare che i lavoratori possano infortunarsi mentre stanno svolgendo la propria mansione. La Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e´stata istituita nel 2003 dall’IIO, Organizzazione internazionale del lavoro, come momento di riflessione e confronto sui temi legati alla cultura della prevenzione nei contesti professionali, la ricorrenza, giunta quest’anno alla 21esima edizione, rappresenta un’occasione per sensibilizzare governi, datori di lavoro e lavoratori sui rischi presenti nei luoghi di lavoro e sulle misure da adottare per prevenirli.




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