Nel 2018 Capri Holdings, società multinazionale americana che opera nel settore della moda e del lusso, ha acquistato Versace per un valore di circa 2,12 miliardi di dollari. Prima dell’acquisizione, Versace era controllata principalmente dalla famiglia Versace, con Donatella Versace nel ruolo di direttore creativo e azionista, mentre il fondo americano Blackstone deteneva una partecipazione del 20%. Dopo l’acquisizione, Capri Holdings ha incorporato Versace nel suo portafoglio di marchi di lusso, che include anche Michael Kors e Jimmy Choo.
L’acquisizione aveva l’obiettivo di far crescere Versace, ampliandone la rete di negozi, migliorandone la visibilità globale e puntando a un fatturato di 2 miliardi di dollari all’anno, obiettivo che però non è stato completamente raggiunto.
Capri Holdings si posiziona come un concorrente dei grandi conglomerati del lusso, come LVMH, Kering e Richemont, ma con una struttura più focalizzata su un numero ristretto di brand. L’obiettivo è quello di bilanciare lusso accessibile (Michael Kors) e lusso di fascia alta (Jimmy Choo e Versace) per ottenere una maggiore diversificazione e crescita nei mercati globali.
Negli ultimi anni la società multinazionale americana ha affrontato diverse difficoltà, tra cui :
-un calo delle vendite di Micheal Kors, il suo brand principale
-prestazioni di Versace inferiori alle aspettative, nonostante la sua forte identità di lusso
-La necessità di competere con conglomerati più grandi e diversificati.
Questi fattori hanno portato a speculazioni su possibili ristrutturazioni aziendali, incluse cessioni di asset come Versace. Pare che ci sia stato un calo delle vendite con successiva perdita di 3 milioni di dollari solo nel secondo trimestre del 2024. Tra i candidati all’acquisizione Prada sta mostrando parecchio interesse , tanto da collaborare con Citi , una delle principali istituzioni finanziarie a livello globale, per presentare un’offerta.
COSA SUCCEDEREBBE SE CAPRI HOLDINGS VENDESSE VERSACE E PRADA FOSSE L’ACQUIRENTE?
Questa è la domanda che molti si pongono. Dunque Se Capri Holdings decidesse di vendere Versace e Prada fosse l’acquirente, le conseguenze nel mondo della moda sarebbero significative, sia dal punto di vista strategico che economico. L’acquisizione rafforzerebbe il peso dell’Italia nell’industria del lusso globale, con Prada che consoliderebbe la sua posizione come uno dei maggiori gruppi italiani, accanto a LVMH e Kering. Sotto un punto di vista gestionale, Prada e Versace potrebbero collaborare per ottimizzare la produzione, condividere canali di distribuzione e sfruttare la presenza di Versace negli Stati Uniti, dove è già forte. Inoltre considerate le loro identità molto diverse, un’integrazione armoniosa dei due potrebbe essere una bella sfida. Una mossa di questo tipo attirerebbe l’attenzione degli investitori, rafforzando l’immagine di Prada come player aggressivo e innovativo. Per i consumatori, un’eventuale acquisizione potrebbe portare a collezioni più curate e una maggiore espansione di Versace in mercati emergenti.
D’altro canto se Capri Holdings vendesse Versace, potrebbe concentrarsi su Michael Kors e Jimmy Choo, ridefinendo la propria strategia e bilanciando i profitti con marchi più accessibili. Anche se bisogna essere onesti: la perdita di un brand iconico come Versace potrebbe indebolire il posizionamento di Capri nel mercato del lusso.