L’ALTA MODA SI FA PORTATRICE DI MESSAGGI PROFONDI, CELEBRANDO LA FEMMINILITA’ E LA BELLEZZA ATTRAVERSO UN LINGUAGGIO FATTO DI TESSUTI LEGGERI, COLORI DELICATI E DETTAGLI FIABESCHI
La collezione Haute Couture di Dior ha sempre avuto la capacità di raccontare storie profonde. Questa volta la collezione Haute Couture Primavera/Estate 2025 di Dior, presentata a Parigi al Musée Rodin, è stata un’espressione di creatività che fonde il mondo dell’immaginazione con il savoir-faire artigianale della maison. Sotto la direzione di Maria Grazia Chiuri, la collezione ha esplorato temi legati all’infanzia e all’immaginazione, prendendo ispirazione dalle opere di Lewis Carroll, in particolare da Alice nel Paese delle Meraviglie. L’infanzia è il punto di partenza della crescita personale, un momento di esplorazione e scoperta. Chiuri potrebbe aver voluto simboleggiare un ritorno alle radici, non solo personali ma anche artistiche, come un modo per rinnovarsi e guardare al futuro attraverso il prisma del passato. Maria Grazia Chiuri, in molte delle sue collezioni, intreccia i suoi ricordi personali con i temi che esplora. L’infanzia, essendo un periodo universale e al tempo stesso intimo, rappresenta un tema che può essere compreso e apprezzato da tutti.
Potrebbe aver voluto condividere frammenti dei suoi ricordi o del suo viaggio creativo attraverso la moda. Inoltre l’infanzia è spesso vista come simbolo di speranza, di futuro e di cambiamento. In un mondo complesso come quello odierno, Chiuri potrebbe aver voluto sottolineare l’importanza di preservare quella purezza e spontaneità infantile per costruire un futuro più autentico e creativo.
La collezione ha introdotto corsetti dal taglio architettonico che esaltano la femminilità, mescolando elementi tradizionali e moderni. Questi pezzi, decorati con fiori e farfalle in organza, richiamavano le visioni surreali di un giardino incantato. Alcuni look comprendevano mantelle leggere, impreziosite da dettagli in piuma, per un effetto etereo e sognante. Tulle, pizzo e organza sono stati i protagonisti della collezioni, utilizzati per creare texture leggere e voluminose. Fiori, farfalle e foglie sono stati riprodotti con una meticolosa attenzione ai dettagli, simbolizzando la rinascita e la crescita.
Colori delicati come l’avorio, il beige, il grigio perla e il rosa tenue dominavano, bilanciati da toni più decisi come nero, rosso e oro : questa scelta cromatica evocava una dimensione onirica e fiabesca, tipica delle atmosfere legate all’infanzia.
L’opera “The flowers We Grew” di Rithika Merchant (installazione creata appositamente per la collezione ma visibile al Musée Rodin di Parigi) , composta da grandi arazzi e opere tessili, ha fatto da sfondo alla sfilata, celebrando la femminilità e il legame con il mondo naturale.
Questa collezione ha consolidato il messaggio di Maria Grazia Chiuri: creare una moda che sia non solo visivamente straordinaria, ma anche carica di significati e simbolismi.
Infatti scegliendo l’infanzia come tema, Maria Grazia Chiuri ha creato una collezione che non solo celebra il passato, ma invita anche a sognare il futuro. Attraverso abiti che combinano leggerezza e complessità, ha catturato il cuore del pubblico, ricordando l’importanza di non perdere mai il legame con quella parte di noi stessi che è ancora in grado di meravigliarsi.