Se il mondo della moda e quello della psicoanalisi fino a qualche tempo fa potevano essere considerati distinti e separati, oggi Bella Freud, figlia del celebre pittore Lucian Freud e pronipote di Sigmund Freud, ha assolutamente smentito questa teoria in seguito al suo podcast intitolato “Fashion Neurosis”. Bella Freud è una stilista britannica di grande talento, nota per il suo lavoro distintivo nel mondo della moda. Il suo patrimonio familiare , sia artistico che intellettuale, ha influenzato profondamente il suo stile e la sua visione creativa. Negli anni ’90 fonda il suo marchio omonimo, guadagnandosi rapidamente una reputazione per i suoi maglioni iconici e le collezioni che mescolano influenze artistiche, culturali e storiche. Alcuni dei suoi design più famosi includono maglioni con scritte come “1970”, “Ginsberg is God” e “Je t’aime Jane”, che richiamano l’epoca della controcultura, il mondo letterario e icone pop.
Nel podcast la stilista esplora il legame tra il mondo della psicoanalisi e della moda. Il progetto intende esaminare come gli aspetti psicologici influenzano il nostro modo di vestire, oltre a come la moda, a sua volta, possa riflettere desideri inconsci, identità e dinamiche culturali. Attraverso il podcast, Bella Freud offre una prospettiva unica sulla relazione tra psiche e stile, attingendo sia alle teorie psicoanalitiche di suo nonno, Sigmund Freud, sia alla sua esperienza nel mondo della moda. Riflette l’attenzione su come la moda contribuisca a costruire la nostra identità e come i desideri e le pulsioni psicologiche emergano attraverso l’abbigliamento. Gli episodi sono anche un’opportunità per riflettere sul modo in cui la moda può fungere da “specchio” della società, rivelando tendenze, dinamiche culturali e cambiamenti psicologici collettivi.
Nelle puntate vengono invitati ospiti provenienti da vari ambiti, tra cui moda, arte, sport e letteratura, per discutere del rapporto tra stile e identità. Freud , nei panni di psicoterapeuta, rompe il ghiaccio ponendo una serie di domande agli ospiti, sdraiati sul divano (in riferimento alla psicoanalisi) , sul significato degli abiti , fino ad arrivare a temi più ampi come amore, cultura, ansia e politica. In questo modo si viene a creare un’atmosfera intima che favorisce conversazioni personali e profonde, rivelando il lato emotivo e simbolico della moda. Nell’episodio del podcast “Fashion Neurosis” in cui Bella Freud intervista Kate Moss, una delle supermodelle più iconiche e influenti del mondo, le due esplorano il rapporto di Kate con la moda, la sua carriera iconica e il significato degli abiti nella sua vita. La conversazione si sviluppa in modo intimo e rilassato, toccando temi come la vulnerabilità, i momenti di trasformazione personale e il ruolo della moda come forma di espressione. L’episodio rivela lati più personali e meno noti della supermodella, offrendo un ritratto profondo del suo mondo interiore attraverso il prisma dello stile. “Quando ho iniziato a fare foto in topless ero molto consapevole del fatto che ho un neo sul mio seno destro. E lo odiavo cosi tanto. Piangevo. Non volevo mai mostrarlo, non volevo mai fare le foto in topless. Sapevo che dovevo superarlo perché il fotografo mi diceva : -se non lo fai, non ti sceglierò per il prossimo lavoro-. Quindi dovevo superarlo. E poi ho pensato che come modella non puoi essere troppo insicura” afferma Kate Moss durante l’intervista con Freud.
Con Fashion Neurodis, Bella Freud porta avanti un dialogo interessante tra il mondo della psicoanalisi e quello della moda, portando l’ascoltatore a riflettere su come questi due universi apparentemente separati siano, in realtà, profondamente intrecciati.