Italia, paese dalle mille bellezze, dalle mille scoperte e da altre mille sfumature, ancora una volta è stata puntata da uno dei brand più noti al mondo, Chanel. Che la nostra Italia sia una bellezza intoccabile sotto ogni punto di vista è ormai un dato di fatto, non a caso i turisti non hanno un periodo dell’anno preferito per recarsi qui da noi perché ogni momento dell’anno può andare bene. Dopo aver sfilato da Parigi a New York, da Singapore a Dubai, essere passati per L’Avana, Monaco e Los Angeles, quest’anno sarà il Lago di Como a fare da panorama alla sfilata della collezione Cruise 2025/2026 del brand Chanel.
Chi non ha mai visto Como potrebbe domandarsi il perché di tale scelta, ma in realtà solo chi ha un occhio più artistico e cinico direbbe che Chanel, ancora una volta, non ha sbagliato colpo. Caratteristiche principali del brand Chanel sono eleganza, fascino e raffinatezza, esattamente ciò che Como rispecchia . La città ha delle origini storiche che non tutti conoscono e questo potrebbe essere un modo per riportare alla luce il savoir faire del luogo. Non tutti sanno che è il luogo in cui è nata la seta e che ha contribuito al successo della moda italiana e non solo: infatti la lavorazione della seta in questa città risale al XVI secolo e grazie all’industrializzazione nell’ ‘800 in Lombardia la città lariana è diventata leadership europea della produzione e dell’esportazione di tessuti pregiati.
Chanel vuole riportare alla luce un posto così importante per il mondo della moda che non tutti tengono in considerazione : ecco perchè la scelta della location in programma per il prossimo 29 aprile 2025 non è stata casuale come molti pensano. Nonostante la grandezza e l’eleganza di tutti i lavori della Maison parigini, questa volta non serviranno grandi addobbi per abbellire il posto, perché è già lussuoso così.
A livello economico questa potrebbe essere una grande occasione per la città di Como che si ritroverà invasa da turisti pronti a spendere qualsiasi cifra pur di non perdere un’occasione come questa. I più grandi appassionati e non solo si muoveranno da ogni parte del mondo per assistere ad un evento prezioso come questo e Como non può farsi trovare impreparata. D’altro canto saranno presenti i più grandi celebrity del mondo della moda e dello spettacolo. Con i suoi meravigliosi lembi di terra e abbigliamento di lusso, Como e Chanel stanno creando delle aspettative molto alte per la futura sfilata , nonostante ciò manca attualmente è il direttore creativo che fino allo scorso giugno era Virginie Viard.
La moda per fortuna continua a far muovere un’economia che per molto tempo ha sofferto non solo da un punto di vista estetico, ma anche e soprattutto sociale . La moda considerata un linguaggio, ha da sempre influenzato la società, le strutture sociali e le dinamiche di classe , mirando a farci sentire parte di una collettività.
La città di Como si trova al 15° posto nella classifica italiana e più nello specifico al 2° posto delle città più care in Lombardia. Secondo quanto riportano i dati di Invest in Lomabardia, “la provincia di Como è una delle aree più industrializzate ed economicamente avanzatw della Lombardia dove hanno sede oltre 50.785 aziende..-.. esiste 1 azienda ogni 12 abitanti ed è presente una forza lavoro professionale e specializzata. Più del 39% della popolazione lavora nell’industria, il 60% nel settore dei servizi e il rimanente 1% nell’agricoltura. La qualità dei prodotti del territorio si riflette nei volumi e nel valore delle esportazioni.”
Probabilmente la Maison parigini non ha avrà badato a tutto questo per la scelta della location (o forse si), ma siamo sicuri di ciò che ha in mente per ridare vita a questo meraviglioso posto
Sicurezza sul lavoro per autonomi e piccole imprese: tra obblighi normativi e sfide burocratiche
La normativa di sicurezza sul lavoro stabilisce responsabilità specifiche per lavoratori autonomi e piccoli artigiani privi di dipendenti, mirata a proteggere la loro integrità fisica e a mitigare i rischi di infortuni. Questi obblighi si rivelano essenziali anche per definire i requisiti relativi alla richiesta della patente a crediti.
Obblighi per Lavoratori Autonomi
Il Testo Unico (T.U.) in materia di salute e sicurezza sul lavoro indica che i lavoratori autonomi e le imprese familiari, in assenza di dipendenti, hanno obblighi limitati, tra cui:
• Utilizzare attrezzature conformi alle normative.
• Impiegare opere provvisionali per garantire la sicurezza durante i lavori.
• Utilizzare Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) adeguati.
• Possedere una tessera di riconoscimento per le attività in appalto.
La formazione in materia di sicurezza è obbligatoria solo in determinate circostanze, mentre la sorveglianza sanitaria è facoltativa, salvo eccezioni stabilite da normative specifiche.
Applicazione della Patente a Crediti
Per le attività che richiedono la patente a crediti, necessaria in cantieristica temporanea o mobile, i requisiti comprendono:
1. Iscrizione alla CCIAA.
2. Formazione in sicurezza per tutti i soggetti coinvolti.
3. Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) valido.
4. Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), richiesti solo per chi ha dipendenti.
I liberi professionisti non iscritti alla CCIAA devono dichiarare l’iscrizione al proprio Albo, segnalando una certa flessibilità normativa.
L’introduzione della patente a crediti potrebbe comportare un aggravio burocratico per le piccole imprese, già sottoposte a vari adempimenti normativi. Le normative 81/2008 e 231/2001 impongono già oneri significativi, e l’introduzione di ulteriori requisiti potrebbe distogliere l’attenzione dalle misure di sicurezza reali.
Questa complessità burocratica rischia di penalizzare le piccole imprese, che potrebbero dover concentrare risorse su conformità piuttosto che su pratiche preventive. Si corre il rischio di trasformare la sicurezza in un adempimento formale, invece che in un obiettivo concreto di protezione dei lavoratori.
Sebbene la normativa sulla sicurezza sul lavoro intenda tutelare i lavoratori, presenta problematiche legate a un’eccessiva burocratizzazione e a difficoltà di applicazione. È essenziale rivedere queste disposizioni affinché le misure di sicurezza siano realmente efficaci e non si traducano in un ulteriore fardello per le piccole e medie imprese. La sfida consiste nel promuovere una cultura della sicurezza piuttosto che limitarsi a sanzionare la mancanza di adempimenti.
La questione della patente a crediti merita un’analisi più approfondita. La legge 81/2008 già richiede vari obblighi ai datori di lavoro, come la valutazione dei rischi e la formazione dei lavoratori, rendendo l’introduzione della patente a crediti apparentemente ridondante.
In aggiunta, la legge 231/2001 enfatizza l’importanza di un modello organizzativo volto a prevenire reati, inclusi quelli riguardanti la sicurezza. Ulteriori requisiti burocratici possono distrarre le aziende dall’implementazione di pratiche di sicurezza efficaci, relegando le normative a meri adempimenti formali.
L’assenza di incentivi reali alla sicurezza, in favore di una logica di controllo e sanzione, compromette l’efficacia dell’intervento normativo. Le risorse spese per ottenere e mantenere la patente potrebbero invece essere investite in formazione pratica e miglioramenti infrastrutturali che elevino gli standard di sicurezza.
Infine, la crescente complessità burocratica rischia di gravare soprattutto sulle piccole e medie imprese, già alle prese con costi operativi elevati. Queste aziende, operando con risorse limitate, potrebbero trovarsi in difficoltà nel rispettare obblighi burocratici, mentre il focus dovrebbe essere posto su un supporto concreto per l’adozione di misure di sicurezza.
FORMAZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO AL CENTRO DI UN DIBATTITO AL CIRCOLO DELLA STAMPA DI AVELLINO
E’ stato Enrico Lo Conte presidente Co.N.A.P.I. Avellino ad aprire i lavori del Seminario svoltosi venerdì scorso presso il Circolo della Stampa di Avellino sottolineando l’importanza della formazione nelle aziende, a seguire Carmine del Sorbo presidente dei Consulenti del Lavoro di Avellino che ha subito presentato i lavori. Presente l’on. Michele Gubitosa il quale, riconoscendo il ruolo importantissimo dei Consulenti del Lavoro e delle Associazioni datoriali, ha mostrato piena disponibilità nel farsi portavoce a livello istituzionale delle esigenze che nascono dal basso. L’on. Gubitosa ha avvertito l’esigenza di agevolare le aziende nella loro attività e nei programmi formativi, a cominciare proprio dalla necessità di snellire procedure complesse. Al tavolo di confronto il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale Minichiello che ha omaggiato l’iniziativa del seminario in quanto questi incontri servono “per poter dare un supporto ai professionisti-ha detto Minichiello e continuando ha aggiunto- per dare informazioni alle aziende affinché si sensibilizzano maggiormente su un tema così importante e così sentito, quale quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il Presidente Minichiello ha anche ringraziato l’on. Gubitosa per l’interesse mostrato nell’ascoltare le istanze del territorio e delle associazioni di categoria. Inoltre il dott. Minichiello ha altresì evidenziato l’importanza di una organizzazione datoriale per le aziende e l’utilità per i professionisti, quale quello dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Affrontato il tema oggetto del Seminario, il Presidente ha evidenziato l’interesse della formazione obbligatoria e l’esigenza di poterla potenziare, anche attraverso l’utilizzo di nuovi modelli formativi. “Ogni volta che succede un incidente in un’azienda-ha continuano il presidente Minichiello-si mette a rischio la vita economica stessa delle aziende”. Di qui l’importanza della formazione, ancor prima che la persona venga inserita nell’attività lavorativa. Tra i tanti interessanti interventi va sottolineato quello del dottor Antonio Zizza (Centro Studi e Ricerche Co.N.A.P.I. Nazionale)il quale ha ricordato l’importanza della formazione nelle aziende, sia quella obbligatoria prevista dal legislatore, che quella facoltativa, necessaria allo sviluppo e al progresso delle aziende. A riguardo, è stato ripreso un Rapporto pubblicato di recente dal Centro Studi “Formare per Trasformare”, evidenziando quanto la formazione sia la condizione necessaria per lo sviluppo imprenditoriale.
Nel corso della relazione sono stati illustrati alcuni dati sulla formazione continua raccolti dal Centro Studi, evidenziandole caratteristiche e la propensione imprenditoriale a finanziare programmi di formazione iniziale e continua. Inoltre, alla luce dell’ultima pubblicazione, “Immigrazione e Lavoro”, è stato affrontato – attraverso uno specifico focus – il tema della formazione delle persone immigrate e l’esigenza di immaginare, soprattutto in materia di salute e sicurezza, corsi previ in lingua locale o quanto meno in inglese e in francese: questo strumento, ha precisato Zizza, “consente una maggiore inclusione ovvero integrazione”. Molto interessante l’intervento di Cipriano Ficedolo, Avvocato Penalista d’impresa e General Counsel, che con capacità di sintesi ha affrontato il tema della responsabilità amministrativa delle imprese e la sicurezza nei luoghi di lavoro. L’Avv. Ficedolo ha trattato in maniera specifica la riforma della crisi d’impresa e le forme per prevenire la crisi d’impresa attraverso metodi che non riguardano solo la stabilità amministrativa ovvero fiscale, ma anche la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’Avvocato ha inoltre evidenziato il tema della responsabilità dei lavoratori: “quando parliamo di sicurezza nei luoghi di lavoro, il primo responsabile della sicurezza è il dipendente: il dipendente è il primo che si deve autotutelare”, anche ai fini di proteggere il proprio lavoro. Ficedolo ha evidenziato l’esigenza di fare formazione, ma anche di applicare nella pratica le cose studiate in aula. L’Avvocato ha illustrato in maniera approfondita l’importanza del modello organizzativo in ogni azienda, stimolando anche un dibattito tra il tavolo dei lavori e i presenti al seminario. Mario Della Sala, Avvocato e già ispettore del Lavoro, ha evidenziato nel suo intervento l’importanza della certificazione dei contratti, necessario a stabilire la natura del rapporto di lavoro al fine di evitare anche diversi contenziosi. Numerosi sono stati i temi trattati dall’Avv. Della Sala, dai tirocini formativi ai contratti di appalto.
PRADA E AXIOM SPACE
PRESENTATA A MILANO PRESSO IL CONGRESSO ASTRONAUTICO INTERNAZIONALE LA NUOVA TUTA SPAZIALE.
Continua a leggereL’ISPETTORATO DEL LAVORO HA PUBBLICATO LE PRIME RICHIESTE DELLA PATENTE A PUNTI DEI PRIMI GIORNI DELLA SETTIMANA DI OTTOBRE
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato i numeri delle richiesta di Patente pervenute nei primi 7 giorni di ottobre. Infatti attraverso il portale dei servizi dell’Ispettorato nazionale del Lavoro e’ emerso che sono state emesse 32.977 patenti a crediti per imprese e lavoratori autonomi, altre 5.491 domande risultavano salvate in bozza. Inoltre sono arrivate 272.497 autocertificazioni tramite PEC. La Patente a Punti in edilizia rappresenta un passaggio cruciale per l’evoluzione del settore, e la scadenza del 31 ottobre 2024 è ormai imminente. È fondamentale che tutti gli operatori, datori di lavoro e lavoratori autonomi, completino per tempo la procedura online per evitare disguidi e continuare a operare senza interruzioni. Chi non si adegua rischia di trovarsi fuori dal mercato dal 1° novembre, con conseguenze gravi sia dal punto di vista economico che legale. Il provvedimento regola la modalità di richiesta della “patente a crediti” per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili. Essa è infatti un sistema di qualificazione per le imprese edili basato su un punteggio iniziale di 30 crediti, con la possibilità di accumularne fino a 100 nel corso degli anni. La patente sarà obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili, sia italiani che esteri. Possono quindi richiedere la patente sia le imprese stabilite in Italia, sia quelle stabilite in un altro Stato membro dell’UE (per le imprese non UE, è necessaria l’autocertificazione del possesso di documenti equivalenti riconosciuti dalla legge italiana).Sono esonerati i fornitori di materiali e chi svolge prestazioni di natura intellettuale. Per ottenere la patente,come più volte ribadito,è necessario presentare una domanda online all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, fornendo documentazione relativa, tra l’altro, all’iscrizione alla Camera di Commercio, alla regolarità contributiva (DURC), alla conformità fiscale e alla designazione del responsabile della sicurezza. Infine si ricordi che a partire dal 1° novembre p.v. non sarà possibile operare in cantiere in forza della trasmissione della autocertificazione/dichiarazione sostitutivaa mezzo PEC, essendo indispensabile aver effettuato la richiesta di rilascio della patente tramite il portale. La patente ha una validità continuativa, ma il punteggio può essere modificato nel tempo e la decurtazione dei crediti avviene in caso di violazioni delle normative sulla sicurezza, mentre i crediti possono essere incrementati attraverso investimenti in sicurezza, adempimenti formativi e certificazioni volontarie.Le informazioni contenute nella patente sono conservate per tutta la sua validità e per un periodo massimo di 5 anni in caso di sospensioni o decurtazioni.
Co.N.A.P.I.AVELLINO ORGANIZZA UN SEMINARIO PER DISCUTERE DI SICUREZZA, FORMAZIONE E PATENTE A PUNTI
Si svolgerà un interessante seminario il 18 ottobre presso il circolo della stampa di Avellino organizzato da Co.N.A.P.I. Avellino sotto la guida del Presidente Enrico Lo Conte, nell’ambito del quale si toccheranno e approfondiranno particolari argomenti per tutto ciò che riguarda gli ambienti di lavoro. I punti dai quali si parte saranno la formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che rappresenta un aspetto fondamentale per garantire un ambiente occupazionale sicuro e conforme alle normative vigenti rispondendo e partecipando dalla domanda: “ la formazione dei lavoratori sulla sicurezza è obbligatoria? Si intende mostrare attraverso un confronto professionale e proficuo come la formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza è sempre obbligatoria in ogni azienda di qualsiasi settore, in cui sia presente un dipendente. Essa costituisce una delle principali misure di sicurezza per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Inoltre l’obbligo di fornire un’adeguata formazione agli operai riguarda il datore di lavoro, ma per contro il lavoratore ha l’obbligo di partecipare alla formazione sulla sicurezza organizzata dall’azienda.Il lavoratore deve essere informato e formato in materia di salute e sicurezza prima dello svolgimento delle attività lavorative, pertanto lo stesso neo assunto deve ricevere un’informazione e una formazione sui rischi e sulle misure di sicurezza prima di essere adibito alla sua mansione.
Per il Presidente di Co.N.A.P.I. Nazionale il dottor Basilio Minichiello, che siederà al tavolo tecnico e’ estremamente importante attenersi a tutte le norme di sicurezza e di formazione sui luoghi di lavoro in modo particolare su quelli maggiormente a rischio, “Quando si parla di sicurezza sul lavoro-dice Minichiello-si deve far riferimento all’insieme di misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che bisogna mettere in atto all’interno dei luoghi di lavoro per tutelare la salute e l’integrità dei dipendenti, proteggendoli dai rischi presenti ma per tutelare anche l’azienda che ne resta coinvolta”. Pertanto il presidente Minichiello invita a porre maggiore interesse su un argomento che deve essere approfondito giorno dopo giorno per attuare un programma che vada a dare maggiore sicurezza ai titolari delle aziende e ai lavoratori . La Co.N.A.P.I è pronta a collaborare ed invita tutti a porre in essere un programma serio e concreto. Un altro tema che verrà affrontato nell’ambito dell’incontro al Circolo della stampa di’ Avellino , è quello della Patente a Punti che rappresenta uno strumento normativo fondamentale volto a migliorare il monitoraggio e la regolamentazione dei cantieri edili in Italia.
Questo sistema, obbligatorio dal 1° novembre 2024, si basa su una serie di criteri volti a incentivare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e delle regole di gestione del cantiere. Il suo meccanismo è simile a quello della patente di guida: i datori di lavoro e i lavoratori autonomi che operano in edilizia ricevono un punteggio iniziale che può essere ridotto in caso di violazioni, ma che può essere incrementato con il rispetto delle norme e la partecipazione a corsi di formazione specifici. Ogni operatore dovrà quindi ottenere questa patente prima di poter lavorare in cantiere. Sebbene fosse stato inizialmente previsto un periodo di transizione in cui era possibile autocertificare i requisiti tramite PEC, l’INL ha specificato che l’autocertificazione non sostituisce il rilascio della patente vera e propria. A partire dal 1° novembre 2024, soltanto coloro che avranno presentato l’istanza formale tramite il Portale dei Servizi potranno lavorare legalmente nei cantieri. Tuttavia, l’INL ha chiarito che l’autocertificazione ha solo un valore temporaneo e che non sostituisce la richiesta formale della Patente tramite il Portale dei Servizi. In altre parole, l’autocertificazione rappresenta una fase preliminare del processo, ma per operare regolarmente dal 1° novembre 2024, è necessario completare la procedura online. Dopo aver ottenuto la patente, datori di lavoro e lavoratori autonomi devono monitorare costantemente il proprio punteggio. Ogni violazione delle norme di sicurezza comporterà una riduzione del punteggio, mentre la partecipazione a corsi di aggiornamento e la conformità agli standard di sicurezza permetterà di incrementarlo.
Sarà l’occasione per mettere l’accento anche su di un argomento che è stato oggetto di dibattito non solo nel Convegno organizzato il 26 settembre scorso da Co.N.A.P. I.Nazionale presso la Camera di Commercio Irpinia/Sannio, ma anche nel corso del G7 appena conclusosi a Mirabella Eclano (Av) sull’introduzione nel mondo del lavoro degli extracomunitari dove sono stati approfonditi argomenti riguardanti l’occupazione, la formazione, la sicurezza , la tutela della salute degli immigrati reclutati nelle aziende che richiedono manodopera, aderendo al Piano Mattei che per il Presidente Minichiello si tratta di una iniziativa molto importante messa a punto dall’attuale governo, da un punto di vista socioeconomico in quanto contribuisce a regolamentare l´arrivo di tanti immigrati che potranno essere messi in regola attraverso una certificazione che attesta gli avvenuti step che il Piano prevede. Sono questi i punti forza su cui ha preso corpo tutto il confronto e la costruzione di un documento che il Centro Studi e Ricerche di Co.N.A.P.I. Nazionale ha messo a punto approfondendo a 360 gradi tutte le questioni per immettere nel mondo occupazionale gli immigrati in maniera legale e produttiva mettendo in evidenza anche la grande opportunità che le aziende potranno ottenere, consegnato documento consegnato poi al ministro Matteo Piantedosi.
COME NASCONO LE IDEE
ISTITUITO IL PORTALE WEB ZES UNICA
Le regioni e il ministero delle Imprese e del made in Italy potranno integrare i fondi necessari per sostenere gli investimenti nelle Zone economiche speciali del Mezzogiorno, le cosiddette Zes, qualora i fondi previsti fino ad oggi risultassero insufficienti.
Continua a leggereNessuno nasce imparato!
Questa espressione popolare non è solo un modo di dire, ma una verità universale. Ogni persona, in qualsiasi campo della vita, ha avuto qualcuno che ha trasmesso conoscenze, esperienze e insegnamenti. Che si tratti di un maestro, un mentore o una guida, tutti abbiamo ricevuto da qualcun altro le basi per svolgere un mestiere, apprendere una professione o anche solo imparare un’attività quotidiana. Questo scambio è il fondamento stesso del progresso umano: ciò che una generazione apprende viene trasmesso alla successiva, in un ciclo continuo di crescita e sviluppo.
In questa dinamica di “compensazione naturale”, ciò che si è ricevuto gratuitamente viene, in un certo senso, restituito, passando il testimone della conoscenza a chi verrà dopo di noi. È una legge non scritta della sopravvivenza, che ha permesso all’umanità di evolversi nel tempo e che assicura la continuità per le generazioni future.
Tuttavia, non tutto è dovuto. La trasmissione del sapere non richiede per forza una contropartita materiale, ma c’è un valore aggiunto che spesso viene dimenticato: La Riconoscenza. Essere grati a chi ha dedicato tempo e passione per insegnarci qualcosa non è solo un atto di cortesia, ma un vero e proprio gesto d’amore e di rispetto. Non si tratta di obblighi, ma di un sentimento spontaneo che dovrebbe nascere in chi ha ricevuto insegnamenti preziosi.
Purtroppo, però, la riconoscenza non è sempre scontata. A volte, per arroganza o per egoismo, ci si dimentica di rendere onore a chi ci ha aiutato lungo il cammino. Ed è un vero peccato, perché dimenticare chi ci ha formato è una grande occasione sprecata: un’opportunità di mostrare gratitudine e di dare un piccolo ma significativo contributo alla vita, proprio come chi ha fatto con noi.
Nessuno nasce sapiente. Ognuno di noi ha bisogno di una guida per imparare e crescere. Ricordiamoci, però, che oltre all’apprendimento, c’è un valore umano profondo che non dovrebbe mai essere ignorato: La Riconoscenza.
CHANEL E LA DANZA
UNA GRANDE STORIA D’AMORE E DI AFFINITA’ TRA DUE ARTI DELLA GRANDE BELLEZZA
Continua a leggere