PIÙ SICUREZZA SUL LAVORO CON L´INTELLIGENZA ARTIFICIALE


AL SENATO DIBATTITO E CONFRONTO SULLE NUOVE TECNOLOGIE A SERVIZIO DELLE AZIENDE E DEI LAVORATORI. AI INTRODUCE MANUTENZIONE DIRETTA ED IMMEDIATA A TUTELA DEI LAVORATORI


L’intelligenza artificiale e le tecnologie innovative possono essere applicate anche per prevenire gli infortuni sul lavoro. Grazie al dibattito “Per la sicurezza sul lavoro usiamo Intelligenza”, organizzato su iniziativa della senatrice Raffaella Paita, il 17 luglio scorso al Senato, è stato fatto il punto sugli strumenti più innovativi e tecnologicamente avanzati, alcuni dei quali sono anche in grado di monitorare parametri bio-vitali del lavoratore per consentire di prevenire incidenti sul luogo di lavoro e su un nuovo approccio culturale che parta da una legislazione più in linea con i livelli raggiunti negli ultimi anni da un impetuoso progresso tecnologico. Un tema che apre continui dibattiti e confronti, anche perchè l’argomento è cruciale trattandosi di sicurezza sul lavoro. Infatti sono già molte le ipotesi concrete su come i software basati sull’intelligenza artificiale e sull’apprendimento avanzato possano intervenire per ridurre i rischi e le situazioni pericolose. Ad esempio, attraverso la capacità di mettere in relazione dati differenti, che permette di valutare meglio i rischi e di implementare strategie di manutenzione predittiva mirate a prevenire guasti e malfunzionamenti. In questo modo, è possibile ridurre i gravi incidenti che in diversi settori industriali provocano lesioni o decessi. Un’altra applicazione importante è legata al controllo di robot e droni: grazie alle IA, infatti, sarà ancora più semplice utilizzarli per interventi diretti di manutenzione in contesti che sarebbero troppo pericolosi per gli esseri umani. Tra questi, ad esempio, tralicci, cavalcavia, ambienti esposti al rischio di frane, ma anche aree contaminate. In più, le innovazioni legate all’intelligenza artificiale possono essere utilizzate anche per il monitoraggio dei dipendenti, relativamente all’utilizzo di dispositivi di sicurezza o all’accesso a quelle zone riservate a personale specializzato. In casi simili alla pandemia di Covid-19, inoltre, sarebbe più semplice tracciare i contatti dei dipendenti ammalati, aumentando l’efficacia delle misure a tutela della salute.


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Certo, 


ognuna di queste applicazioni ha bisogno di essere accuratamente studiata e regolamentata. Ma può essere molto utile, come si vede da questi esempi, iniziare a pensare l’approccio all’IA non solo da un punto di vista produttivo, ma anche riguardo a quegli ambiti che devono essere indiscutibilmente prioritari, come la sicurezza di lavoro complessive. Scopriamo di più sulla relazione, attuale e proiettata al futuro, tra intelligenza artificiale e sicurezza sul lavoro. L’intelligenza artificiale è, da tempo, in Italia e nel mondo, uno dei principali ambiti d’interesse della comunità scientifica informatica. Stiamo assistendo alla fase espansiva di una rivoluzione profonda e pervasiva. Anche perché ha innumerevoli settori e ambiti di applicazione, tra cui la sicurezza sul lavoro. Nello specifico, l’integrazione di tecnologie avanzate nelle pratiche di sicurezza può contribuire a prevenire infortuni e a migliorare le condizioni. L’intelligenza artificiale è entrata prepotentemente anche nell’ambito della sicurezza sul lavoro. Va osservato che, nonostante la portata rivoluzionaria di questa tecnologia, l’AI non impone, bensì offre e coopera in un ecosistema in cui formazione, consapevolezza e cultura della sicurezza rappresentano le architravi per dare forma alla prevenzione sul lavoro.In questo contesto, l’utilizzo di tecnologie proprie dell’intelligenza artificiale può aiutare, per esempio, a identificare situazioni pericolose. La capacità di mettere in relazione dati differenti, infatti, consente di: valutare meglio i rischi possibili, implementare strategie di manutenzione predittiva mirate a prevenire guasti e malfunzionamenti. In questo modo, è possibile ridurre il numero di incidenti. Un esempio concreto è quello dell’abbinamento di sensori e videocamere potenziate dall’AI per segnalare tempestivamente eventuali pericoli. Tali tecnologie offrono un potenziale significativo anche per migliorare l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale e il loro utilizzo da parte dei lavoratori. Grazie a particolari sensori incorporati, sarà infatti possibile inviare dati in tempo reale a un sistema centralizzato capace di analizzare se i dispositivi sono utilizzati in modo corretto e in quali ambiti. Con l’avanzare della digitalizzazione e l’affinamento delle capacità computazionali, intelligenza artificiale e sicurezza sul lavoro stanno diventando sempre più interconnesse. L’addestramento virtuale e le simulazioni alimentate dall’AI, per esempio, rappresentano validi strumenti per rendere più efficienti alcuni corsi di formazione in materia di sicurezza.


Queste tecnologie offrono esperienze immersive e interattive, consentendo di acquisire competenze pratiche in contesti controllati. Gli scenari di formazione possono adattarsi dinamicamente alle risposte dei partecipanti, creando situazioni realistiche e personalizzate. Tra le altre applicazioni dell’intelligenza artificiale per la sicurezza sul lavoro troviamo: droni, utili per fare ispezioni e interventi di manutenzione diretta, riducendo il rischio di effetti negativi dovuti allo sforzo fisico o all’esposizione a condizioni climatiche e ambientali avverse, robot collaborativi o cobot, capaci di fornire un supporto fisico avanzato, prevedendo infortuni e mitigando lo stress causato dal sollevamento ripetuto di carichi pesanti.



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