SISTEMI SEMPRE PIÙ GREEN

Co.N.A.P.I. NAZIONALE MONITORA IL FUTURO DELLE AZIENDE CHE STANNO SUBENDO UNA NOTEVOLE CRISI. IL FUTURO È IN NUOVI MERCATI E
NELLA SOSTENIBILITÀ DEL BENESSERE ABITATIVO.

La Co.N.A.P. I. Nazionale monitora costantemente l’artigianato e la piccola imprenditoria, specie quella che opera nel settore dell’edilizia, del legno e dell’arredamento, che già dallo scorso anno hanno subito un notevole calo del fatturato con la speranza di una ripresa, almeno nel primo semestre del 2024. Il ridimensionamento degli incentivi fiscali in questi ambiti ha provocato una scarsa domanda di alcuni beni alle imprese che producono porte, finestre, pavimenti e prodotti edili a vario genere. Secondo gli ultimi dati del Centro Studi e Ricerche della Co.N.A.P.I., dopo l’implementazione dei numerosi incentivi degli scorsi anni sulla ristrutturazione delle case e sul rispettivo efficientamento energetico, si è registrata una crescita delle aziende e una dinamicità sul mercato del lavoro, generando nuova occupazione. Tuttavia, secondo il Centro Studi, oggi ben 4 imprese su 10 che operano nel settore dell’edilizia e degli infissi dichiarano di aver ridotto di almeno il 20% il proprio personale. In alcuni casi la percentuale sale addirittura al 40%. Come conseguenza, anche gli acquisti degli immobili sono calati per l’elevato tasso di interessi dei mutui per la compravendita di case e le prospettive future non sembrano rassicurare le aziende associate del sistema edile, del legno e degli infissi. Pertanto, si strizza l’occhio all’edilizia sostenibile che crea maggiori opportunità alle aziende che costruiscono in molti Paesi europei che hanno accettato la sfida della sostenibilità e del benessere abitativo, con la speranza che il settore dell’edilizia e degli infissi possa tempestivamente vedere una progressiva ripresa.

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In un’indagine da poco conclusa dal Centro Studi e Ricerche

della Co.N.A.P.I. Nazionale nel settore dei panettieri, dal titolo “Panettieri, artigianato e impresa” il 46,7% degli intervistati dichiara che tra le principali voci di costo nella gestione dell’attività si trova il costo dell’energia, seguito da quello della manodopera al 21,2%. Per questo motivo, il 54,3% delle imprese intervistate dichiara di essere disposta a operare, entro il prossimo anno, verso un efficientamento energetico nelle proprie aziende. Le indagini condotte per il settore dei panettieri si riflettono anche in altri ambiti. Le imprese sono consapevoli che la transizione energetica, così come quella digitale, sia fondamentale per lo sviluppo del settore e della stessa società. L’efficientamento energetico è una sfida importante per i privati, come pure per gli artigiani e le piccole imprese, rappresenta un’opportunità cruciale in quanto riduce i costi operativi, impatta meno sull’ambiente e favorisce la crescita economica. La sfida della sostenibilità e dell’efficientamento energetico, anche nelle abitazioni private, è al centro delle politiche datoriali adottate della Co.N.A.P.I., in cui si discute e si incoraggia, in diverse occasioni, l’adozione di pratiche sostenibili ed efficienti. Il confronto con imprenditori e con esperti sul tema del benessere aziendale e abitativo va proprio nella direzione per cui si vuole essere concretamente motore di un nuovo concetto d’impresa e dell’abitare, quale mezzo non solo per il raggiungimento di obiettivi quantitativi decisi dal legislatore, ma per obiettivi qualitativi che incidono sulla vita dei singoli e delle comunità. La tracciabilità di qualità e origine della materia prima è un aspetto che resta molto importante, anche perché si è sempre più alla ricerca di sistemi sempre più green e certamente ciò deve portarci ad abbracciare normative più stringenti sulla sostenibilità delle materie utilizzate e sulla legalità della sua provenienza.


La corsa alla ricerca del maggiore comfort della casa si è arrestata. Dopo il biennio post Covid che aveva fatto riscoprire l’ambiente domestico, forzatamente rivisitato per ricavare spazi per smart working e didattica a distanza, il mercato ha rallentato. E a dirlo sono i dati raccolti quotidianamente dai nostri centri territoriali Co.N.A.P.I., che non sono per niente confortanti, per cui bisogna invertire la rotta e puntare su ciò che oggi i mercati richiedono, vale a dire
sostenibilità e sistemi green.


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