DISPOSIZIONI URGENTI PER LE IMPRESE AGRICOLE

PUBBLICATA NELLA GAZZETTA UFFICIALE LA LEGGE 12 LUGLIO 2024 , N.101, DI CONVERSINOE DEL DECRETO LEGGE 15 MAGGIO 2024 CHE RECA DISPOSIZIONI URGENTI PER LE IMPRESE AGRICOLE, DELLA PESCA E DELL´ ACQUACOLTURA OLTRE PER LE IMPRESE DI INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE

Approvata dalla Camera la legge di conversione del decreto 63 del 2024, decreto Agricoltura, con misure in favore delle imprese agricole, grazie a una serie di misure innovative in favore degli agricoltori. L’obiettivo è sostenere questo settore messo a dura prova dalla crisi determinata dalla guerra in Ucraina, aumento dei prezzi e avversità climatiche. I punti principali del decreto Agricoltura riguardano il contrasto alle pratiche sleali, la tutela degli agricoltori, la regolamentazione dell’applicazione di impianti fotovoltaici in modo da non ridurre la superficie coltivabile e semplificazione attraverso il miglioramento del Sistema informatico agricolo nazionale, che viene inglobato in Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Implementati anche i controlli. Le misure previste sono diverse. Il comma 2 del’articolo 1 prevede per gli agricoltori e operatori del settore pesca che nel 2023 hanno registrato una perdita di fatturato di almeno 20% rispetto all’anno precedente la possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale, per un periodo massimo di un anno, di eventuali mutui e altri finanziamenti a carattere rateale. Al fine di ottenere la sospensione dei pagamenti è necessario produrre un’autocertificazione dei requisiti ai sensi dell’articolo 47 del DPR . Il decreto al comma 7 del’articolo 1 prevede per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura, ubicate nelle regioni della ZES Unica, un credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali effettuati nel 2024. Sono agevolabili gli investimenti effettuati fino al 15 novembre 2024 anche mediante leasing, come anche gli acquisti di terreni e ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

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Il valore dei terreni e degli immobili

non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 50.000 euro. Tra gli aiuti in agricoltura ci sono anche gli sgravi contributivi per i dipendenti inoltre gli sgravi contributivi per gli agricoltori che si trovano in zone classificate montane, in particolare viene confermata per il 2024 la riduzione del 75% degli oneri contributivi a carico delle imprese per i lavoratori dipendenti, come già previsto dal decreto legge 2 del 10 gennaio 2006. Anche per il Fotovoltaico, e´prevista una maggiore tutela per gli agricoltori e questo per arginare le numerose polemiche dei mesi scorsi ,legate alla riduzione della superficie coltivabile a causa dell’accaparramento dei terreni agricoli da parte di società impegnate nell’installazione di pannelli fotovoltaici. Infatti il decreto agricoltura pone un punto fermo su tale tema e prevede che nelle zone che nei piani urbanistici risultano classificate come agricole, è fatto divieto di installare il fotovoltaico a terra. Si possono installare pannelli rialzati in modo da continuare le coltivazioni agricole del terreno. Tali limiti non trovano applicazione nel caso in cui trattasi di progetti realizzati con i fondi PNRR, oppure nel caso in cui si tratti di progetti volti alla costituzione di una comunità energetica rinnovabile come previsto dal decreto legislativo 199 del 2021.

Sono salvaguardati gli interventi di modifica, rifacimento, potenziamento o integrale ricostruzione degli impianti già installati, a condizione che non comportino incremento dell’area occupata. Tra gli aiuti all’agricoltura si annovera anche incrementi dei fondi per il controllo di determinate patologie come la brucellosi bovina, bufalina e caprina, la tubercolosi bovina e bufalina, il contrasto alla diffusione del granchio blu e contrasto alla diffusione della peste suina africana. L’obiettivo è ridurre la diffusione, evitando così di abbattere numerosi capi e, allo stesso tempo, tutelando la salute umana. Aiuti anche per i coltivatori di kiwi, in questo caso sono previsti contributi in conto capitale fino all’80% del danno accertato e accesso al credito con tassi agevolato. Previsti, inoltre, ulteriori stanziamenti di 14 milioni di euro in favore delle imprese del settore olivicolo, oleario, di quello agrumicolo e di quello lattiero-caseario del comparto del latte ovino e caprino. Venti milioni di euro sono invece destinati ai produttori di grano. Il decreto aiuti all’agricoltura prevede anche la realizzazione di un piano strategico volto alla riduzione dello spreco idrico. In questo caso è necessario attivare misure di monitoraggio e contrasto.

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