INARRESTABILE ANCHE A 90 ANNI. IL PIÙ RAPPRESENTATIVO DEL MADE IN ITALY
Se il mercato del tessile ha subito una brusca frenata soprattutto in seguito al periodo pandemico, dall’altra le grandi eccellenze confermano la potenza economica ed il grande giro dell’import ed export che la moda offre grazie alla genialità di chi del tessile ne ha fatto una scuola. La conferma arriva da Giorgio Armani, considerato Re dell’eleganza assoluta e che possiede un impero della moda da 4,5 miliardi.
La carriera di Armani è iniziata negli anni ’70 a Milano come stilista presso alcune case di moda, solo successivamente lancia il suo marchio che conquista sin da subito la critica e il pubblico. Armani, oltre ad essere un noto stilista è sicuramente un grande imprenditore che negli anni non ha mai perso la passione verso il suo lavoro affermando durante un’intervista “Quand’ero più giovane pensavo che arrivato a 80 anni sarei stato in vacanza permanente, ma il lavoro è così eccitante e energizzante, che non riesco a lasciarlo” . Anche adesso, a 90 anni compiuti, non ha in mente di gettare la spugna anche se sa perfettamente che prima o poi dovrà farlo, lasciando il brand ai suoi nipoti. Dagli anni ’90 ad oggi sono state create diverse linee di moda , dai vestiti agli oggetti per la casa, dai profumi agli hotel e ai ristorante, fino ad arrivare all’Olimpia, squadra di pallacanestro acquistata nel 2008, passando da sponsor a proprietario diretto.
L’eleganza, la raffinatezza e la sua continua innovazione,
in questi lunghi anni hanno permesso ad Armani di creare attorno a sé un impero che fattura 4 miliardi e mezzo di euro con un ricavato netto di 2,35 miliardi. L’imprenditore possiede in tutto il mondo oltre 650 boutique e più di 8.000 dipendenti lavorano per lui. La sua azienda non ha mai subito una crisi, neanche nel famoso 2008, anno di crisi economica globale, che al contrario ha subito un aumento dei ricavi dell’1.5%.
Armani è considerato il terzo uomo più ricco al mondo con un patrimonio personale di oltre 11 miliardi. Non possiamo nascondere la crisi del mercato tessile che molte aziende hanno subito negli anni, ma non possiamo neanche non esaltare la genialità del Re Giorgio Armani.