MOLTI I RITARDI PER IL RINNOVO CONTRATTUALE PER IL COMMERCIO E TURISMO. SOLUZIONI ANCORA LONTANE, Co.N.A.P.I. NAZIONALE RIFLETTE SU MOLTI ASPETTI TRA CUI LA FLESSIBILITÀ´ DELL´ ORARIO DI LAVORO PER CONCILIARE LE ESIGENZE DELLE AZIENDE E DEI LAVORATORI
È questa la stagione dei rinnovi contrattuali, tra i tanti c’è quello dei metalmeccanici che rappresenta un importante punto di riferimento per la totalità delle categorie dell’industria. La Banca d’Italia si è resa propositiva per l’aspetto salariale, considerato in questo momento un elemento aggiuntivo per sostenere la ripresa e lo sviluppo dell’economia e per la formazione, mentre per la flessibilità dell’orario non dovrebbero esserci problemi, considerato che tutti i contratti e tra i tanti quelli di Co.N.A.P.I. Nazionale, stanno riflettendo sull’introduzione di forme flessibili dell’orario di lavoro al fine di contemperare le esigenze delle aziende e dei lavoratori. Le imprese hanno già elevato i livelli retributivi ed è ritenuto anche lecito, da parte di quest´ultime, che chiedano una maggiore produttività del sistema di produzione, anche perché le aziende, vorranno discutere di investimenti fatti e di organizzazione del lavoro.
L´ elemento che riguarda orario di lavoro potrebbe essere un punto importante per gli imprenditori i quali puntano a migliorare sempre più le condizioni dei lavoratori per una efficiente produttività´, per Co.N.A.P.I. Nazionale, questo aspetto è uno degli elementi importanti di dibattito in sede di rinnovo dei contratti collettivi, soprattutto in riferimento alla previsione della disciplina del premio di risultato o di produttività che viene demandata alla contrattazione di secondo livello. La contrattazione quindi, resta uno degli elementi importanti per il rinnovo dei contratti in quanto molto spesso sono lunghi ed estenuanti i tempi della stessa, mentre con quelli che si rinnovano nelle aziende stesse, i tempi sono legati a procedure certamente più veloci. Quindi se da un lato per l’industria i tempi di rinnovo non rappresentano un problema, per tutti i contratti dei pubblici dipendenti, la situazione è diversa in quanto si ha un ritardo di anni.
Molto peggio in tal senso accade per il terziario, i contratti più importanti come quello del commercio e del turismo, ad esempio sono scaduti dal 2019 ed interessano oltre 5milioni di lavoratori, suddivisi in 3 milioni del commercio e 2,5 del turismo e alimentazione. Purtroppo le soluzioni restano lontane con ritardo eccessivo che mette in evidenza le problematiche di tutto il sistema contrattuale.